Turismo, parte bene il 2022 a Varese: presenze quasi raddoppiate in un anno

VARESE – I primi dati relativi al turismo nell’anno in corso in provincia di Varese fotografano una crescita delle presenze, sia di italiani che di stranieri. Sono importanti i numeri dei mesi da gennaio ad aprile, con il totale delle presenze che è quasi raddoppiato rispetto ad inizio 2021. L’analisi porta la firma della Camera di Commercio di Varese, che ha realizzato un report sull’andamento del turismo dal 2019 ad oggi.

Stranieri triplicati in un anno

I dati sono stati diffusi in occasione del convegno promosso dagli Enti Bilaterali sul lavoro nel turismo, che si è svolto a Ville Ponti. È stata Anna Deligios, dirigente area Promozione, Sviluppo delle Imprese e del Territorio di Camera di Commercio di Varese a snocciolare i numeri delle presenze in provincia dal pre-Covid ad oggi. I dati più freschi illustrati sono quelli che riguardano l’inizio del 2022. Nel periodo gennaio-aprile sono state 432.002 le presenze in provincia, numero quasi raddoppiato rispetto ai 225.427 dello stesso periodo del 2021. Restano ancora lontani i valori pre-Covid (619.572 le presenze da gennaio ad aprile 2019), con un 30% di presenze in meno. Ma fa ben sperare il ritorno degli stranieri: i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero sono quasi triplicati rispetto allo scorso anno, passando da 64mila a 188mila.

Sport motore di turismo

Tra i punti di forza su cui l’ente camerale investe da tempo per rilanciare il turismo in provincia c’è lo sport, con gli eventi internazionali di ciclismo e canottaggio in particolare che fungono da grande motore di attrazione, come dimostrano i dati del 2019: 20mila presenze in 3 giorni per la Gran Fondo Tre Valli Varesine e 25mila presenze in 4 giorni per i campionati italiani di canottaggio. In attesa di valutare l’impatto dei recenti europei Under 19 e in vista dei mondiali Junior e Under 23 del prossimo luglio alla Schiranna tra gli eventi di questo inizio 2022 la Camera di Commercio ha puntato la lente sul Rally dei Laghi, che si è svolto il 26 e il 27 febbraio scorsi. In 16 comuni tra Varese e le valli si sono registrate complessivamente 1.877 presenze turistiche in due giorni.

Prima e durante la pandemia

L’analisi di Camera di Commercio ripercorre inoltre la crescita del turismo in provincia dal 2010 al 2019, con un aumento dei pernottamenti del 37%, passati da 1,6 milioni a oltre 2,2 milioni. Un trend che si è interrotto con il Covid, ma che ora sta ripartendo come dimostrano i primi numeri dell’anno. E in seguito alla pandemia ci sono stati anche effetti positivi, come l’aumento della permanenza media dei turisti, passata da 1,6 giorni nel 2019 a 2 giorni nel 2021. Nella crescita di Varese il punto di svolta fu nel 2015 con Expo: ecco perché l’evento olimpico del 2026, al centro dell’incontro col ministro Garavaglia dello scorso sabato, costituisce un’occasione che il territorio varesino vuole sfruttare al meglio.

La situazione negli alberghi

Quindi un’analisi sul comparto dell’accoglienza: la provincia di Varese dispone di circa 25mila posti letto tra strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Il peso percentuale dei posti letto alberghieri ed extra-alberghieri si equivale: entrambi rappresentano circa la metà dei posti letto totali disponibili. Negli ultimi anni la composizione percentuale delle presenze turistiche in provincia di Varese evidenzia uno spostamento verso le strutture extra-alberghiere: nel 2019 l’alberghiero ospitava l’84% delle presenze e l’extralberghiero il 16%, mentre nel 2021 il rapporto è passato a 74% per l’alberghiero e 26% per l’extra. Una tendenza che si spiega probabilmente nella ricerca da parte dei turisti di strutture di dimensioni minori e familiari piuttosto che di hotel di grandi dimensioni e con un grande afflusso di turisti. Inoltre va ricordato come l’area di Malpensa, caratterizzata da grandi strutture alberghiere, è stata quella che ha maggiormente sofferto gli effetti della pandemia. La percentuale di camere occupate nelle strutture alberghiere varesine nel 2021 si è attestata attorno al 45%. I livelli pre-Covid (75,7% nel 2019) rimangono ancora molto lontani, ma nel 2022 Varese vuole proseguire nel percorso di risalita.