Interrogazioni scomode e zero risposte

Il consigliere della Lega Stefano Angei

L’assessore Civati in affanno per le interrogazioni scomode. Ormai più di un mese fa, il 22 marzo per l’esattezza, ho presentato un’interrogazione all’Assessore Civati per sapere quali iniziative questa giunta avesse intenzione di intraprendere riguardo al cantiere di largo Flaiano. 

Nello specifico, chiedevo quale organizzazione fosse stata predisposta per limitare i disagi che si verranno a generare nella zona, in particolare su via Gasparotto dove, ad oggi, transitano mezzi pesanti creando notevoli disagi alla viabilità. A queste mie semplici e puntuali richieste non ho ricevuta nessuna risposta. 

Nella serata di ieri (26 aprile ndr) a seguito della mancata risposta che, come impone il regolamento, sarebbe dovuta pervenire entro 30 giorni, ho inoltrato al presidente del consiglio comunale formale richiesta di censura nei confronti dell’Assessore Civati. Questa mattina, con mia grande sorpresa, ricevo da parte dell’assessore una mail di risposta generica e lacunosa e che ovviamente non soddisfa i quesiti posti che provengono da istanze di cittadini preoccupati dall’andamento dei lavori. 

Civati si appella alla comprensione dei cittadini per i disagi arrecati e, inoltre, dichiara di non sapere quale destino toccherà a via Selene dal momento in cui, ad oggi, non è stata ancora avviata la procedura di aggiudicazione dei lavori. 

L’assessore dimostra poca serietà e mancanza di rispetto verso l’intero consiglio comunale. Forse per alcuni esponenti della giunta le domande scomode non meritano risposte. Auspico che questa sia la prima e l’ultima volta che debba ricorrere alla censura per avere una risposta.

Stefano Angei
vice capogruppo Lega Varese