Un calicanto nel parco dell’ospedale di Busto per rinascere dopo il Covid

BUSTO ARSIZIO -Un calicanto invernale, con i suoi profumatissimi fiori gialli, per ricordare le 100mila vittime del Covid: è stato piantato stamattina, 18 marzo, nel Parco per la Vita di viale Stelvio, a fianco dell’ospedale di Busto Arsizio, in occasione della prima giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid-19. «Dobbiamo farcela, tutti insieme, prendiamola come una rinascita» le parole del sindaco Emanuele Antonelli. «Conosciamo il dolore della perdita, guardiamo avanti nel rispetto di chi non c’è più – ha aggiunto il direttore sociosanitario di ASST Valle Olona, Marino Dell’Acqua – le vaccinazioni sono la chiave per la nostra rinascita».

«Una cerimonia semplice ma carica di simboli» la definisce l’ASST Valle Olona, che ha promosso l’iniziativa in sinergia con il Comune di Busto Arsizio e la Prociv Augustus. A benedire il calicanto messo a dimora all’ingresso del parco, c’era don Giuseppe Tedesco, parroco di San Giuseppe, il quartiere dell’ospedale, affiancato dal rappresentante degli Amici di San Giuseppe, storico riferimento del quartiere, Mario Cislaghi. «Una pianta che porta speranza – sottolinea Marino Dell’Acqua – sta iniziando ad avere i primi germogli, che sono le persone che abbiamo già vaccinato. Come i tantissimi operatori sanitari che un anno fa erano a casa con il Covid, mentre oggi in ospedale non abbiamo quasi più infezioni tra il personale. E lo stesso discorso vale nelle RSA».

Il calicanto

L’assessore all’ambiente Laura Rogora rivela i motivi della scelta di questa essenza: «Per i suoi fiori che hanno un profumo delizioso e persistente, e che simboleggiano la forza e la tenacia rispetto alle avversità: è il primo albero che fiorisce nonostante le rigide temperature e sboccia in pieno inverno con i suoi bellissimi fiori gialli che sopravvivono al giallo. Segno che i miracoli possono avvenire. Questo calicanto crescerà e continuerà a fiorire per fare memoria di chi non c’è più». Alla cerimonia erano presenti anche il consigliere comunale Orazio Tallarida e l’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri.

La giornata alla Provvidenza

Anche l’Istituto La Provvidenza si è unito al ricordo delle vittime del Covid. «Una ferita ancora aperta per l’Istituto e per tutti i dipendenti, che in questo anno appena concluso hanno lottato duramente per accudire e prendersi cura di tutti gli anziani ospiti – si legge in una nota dell’Istituto – quelli appena passati sono stati infatti mesi drammatici, che hanno segnato profondamente il cuore di tutti gli operatori e i dipendenti dell’Istituto». Per ricordare gli anziani deceduti, durante la cerimonia commemorativa è stato osservato il minuto di silenzio ed è stata piantata nei giardini di Provvidenza una pianta di ciliegio. Monsignor Severino Pagani, prevosto della città di Busto Arsizio, insieme a Monsignor Livetti, da anni ospite dell’Istituto, hanno recitato una preghiera per benedire i frutti della pianta, che serberanno per sempre il ricordo di tutti i nostri anziani. «Nei mesi scorsi abbiamo espresso la vicinanza alle famiglie di coloro i quali hanno perso il loro caro ospite presso La Provvidenza – ha dichiarato il Presidente Ambrogio Gobbi – ma siamo consapevoli che le parole non bastino e che le ferite rimarranno per sempre nei cuori di tutti i famigliari».

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