Un centinaio i profughi accolti a Legnano con i nuovi 32 posti nella sede della Cri

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LEGNANO – Un modello di accoglienza «equilibrata, curata e diffusa, senza fare il passo più lungo della gamba». Lo sperimenta nel territorio della città metropolitana la città di Legnano insieme agli altri 21 comuni dell’Alto Milanese con la firma avvenuta oggi, giovedì 28 settembre, dell’appendice all’accordo di collaborazione per la prima accoglienza dei profughi tra la Prefettura di Milano e il Comune di Legnano nella sede della Croce Rossa Italiana-Sezione di Legnano alla Canazza (nelle foto).

Sottoscritto accordo con la Prefettura

L’appendice all’accordo definito nella primavera 2022 per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra si articola in tre punti sostanziali, alla luce delle mutate dinamiche migratorie verso l’Italia nell’ultimo anno e mezzo. Innanzitutto, la collaborazione tra Prefettura e Comune sarà estesa all’accoglienza dei profughi provenienti da altri Paesi, nel caso specifico da Nord Africa e Paesi dell’Africa equatoriale; in secondo luogo, i posti del Cas-Centro di accoglienza straordinaria in viale Cadorna sono stati aumentati da 25 a 57 (nella foto sotto, alle spalle di Luca Roveda, Giuseppe Pignatiello, Lorenzo Radice, Renato Saccone e Sara Bettinelli, i nuovi moduli abitativi collocati); infine, è stata introdotta una “clausola di riserva” in base a cui la Prefettura di Milano si impegna a non attivare ulteriori strutture di accoglienza, o comunque a non incrementare il numero degli ospiti, nel territorio del comune di Legnano se non d’intesa e nell’ambito dell’accordo di collaborazione: questo impegno è esteso ai comuni dell’Ambito Alto Milanese che attiveranno nei propri territori ulteriori posti per l’accoglienza dei migranti.

Saccone: «Così superiamo l’emergenza»

Per il prefetto Renato Saccone «Legnano, con i suoi 98 posti tra Cas e Sai (il Sistema accoglienza integrazione che prevede misure di assistenza, formazione e inserimento socio-economico dei profughi, nda) è un esempio da seguire. Con questo accordo di collaborazione, il prefetto attribuisce ai Comuni poteri per gestire direttamente un servizio pubblico fondamentale come l’accoglienza degli immigrati, con effetti di straordinario valore: minore impatto sul territorio, più attenta cura delle persone, più alto controllo sociale, maggiore controllo della presenza e minore percezione di essa.

«Tutto questo è funzionale ad un’accoglienza senza squilibri sul territorio – ha proseguito il prefetto – ma costituisce una garanzia anche per i Comuni: escluderemo Legnano dai bandi per nuovi centri di accoglienza, procedendo nel caso solo con accordi bilaterali. Così non ci sarà mai emergenza. Sono pronto a fare questo ragionamento con ogni comune o gruppo di comuni, con le dovute proporzioni». Saccone ha anche annunciato la prossima creazione di un piccolo centro per minori fuori dal capoluogo collegato con una scuola di formazione professionale.

Appena arrivate dall’Africa 15 donne

A Legnano sono giunte da poche ore nei nuovi moduli 15 donne dal Nord Africa. Si sono aggiunte alle famiglie già presenti con bambini piccoli e a cinque minori non accompagnati “in transito”, cioè accolti temporaneamente d’intesa con la magistratura. Rimane pertanto libera un’altra quindicina di posti.

«Legnano è cresciuta accogliendo – ha sottolineato il sindaco Radice – Siamo un territorio fortunato, che può accogliere e lo ha sempre fatto. Nel 2014 abbiamo accolto 10 ragazzi insieme ai sindaci dell’Alto Milanese: oggi sono tutti adulti perfettamente integrati e con un lavoro. Ci siamo messi allora in gioco come comunità ed è quello che vogliamo continuare a fare, attivando anche la rete di volontariato del territorio. Parliamo di meno di 100 persone su 60.000 abitanti e di 174 che risiedono nell’Alto Milanese in 24 indirizzi: le comunità neanche si accorgono della loro presenza».

Presenti alla firma dell’appendice all’accordo il presidente della sezione di Legnano della Cri Luca Roveda, il sindaco di Castano Primo e presidente del Patto dei sindaci dell’Alto Milanese Giuseppe Pignatiello, il sindaco di Inveruno e consigliera metropolitana Sara Bettinelli e gli assessori legnanesi Ilaria Maffei e Monica Berna Nasca.

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