Uyba, il sogno che non s’avvera. Conegliano alza la Coppa Italia al PalaYamamay

BUSTO ARSIZIO – Nella finale di Coppa Italia, la Unet e-work Busto Arsizio si deve arrendere, pur con l’onore delle armi, allo strapotere di Conegliano che, con un severo quanto eloquente 3-0 (20-25, 18-25, 16-25), alza al cielo l’ennesimo trofeo. Dopo aver avuto la meglio in semifinale su Monza, le farfalle di Lavarini provano, soprattutto nel primo set, a tenere testa ad Egonu e compagne, ma le campionesse d’Italia e del Mondo confermano di avere un tale qualità da non temere davvero confronto. Nel sold out del PalaYamamay, gremito di gente e di passione come nell’anno d’oro del triplete biancorosso, l’Imoco offre dunque l’ennesima prova di forza (Egonu è la top scorer con 18 punti, ma la sontuosa ex Wolosz – non a caso mvp – manda in doppia cifra anche Folie e De Kruijf), lasciando a secco la Uyba, cui va comunque il merito di aver creduto nell’impresa impossibile davanti al proprio incredibile pubblico, nel giorno del debutto di Piccinini.

Terminal

Nella bolgia del PalaYamamay, Busto prova a scappare sull’ace di Lowe (8-5), ma Conegliano fa subito la voce grossa (8 pari): la Uyba, ben sorretta al centro da Bonifacio e Washington, ci riprova (17-15), ma l’Imoco risponde a suo modo (17-21): è il break che decide il primo set, chiuso 20-25 sul muro di Egonu (7 punti col 77%): uno score un po’ severo per le farfalle, avanti con merito per tre quarti set.

Sua maestà Egonu cerca di abbattere fin dal via le certezze bustocche: le biancorosse (bene Herbots) provano a restare aggrappate, ma le venete hanno davvero una marcia in più. Sul 16-9 Lavarini fa esordire Piccinini, ma contro questa Conegliano c’è ben poco da fare: il 18-25 vale il bis veneto.

Gennari e compagne provano a ritardare la resa, ma l’Imoco non sbaglia davvero un colpo, nemmeno quando Egonu (7-9) si accomoda momentaneamente in panchina per un problema al ginocchio: Folie fa il resto fino al 16-25.

Check in

Il PalaYamamay esaurito in ogni ordine di posto, lo spettacolo del tifo sugli spalti (alla straordinaria marea umana biancorossa degli Adf, fa eco la nutrita schiera gialloblù proveniente da Conegliano), l’inno nazionale italiano cantato all’unisono: emozioni allo stato puro, degne di una Città come Busto Arsizio – la prima non capoluogo di provincia della Lombardia per numero di abitanti – che deve ora alzare l’asticella, abituarsi a pensare e ragionare in grande. Il PalaYamamay, la Uyba e gli Adf sono dei veri fiori all’occhiello su cui investire.

Check out

Il tifo? Is for men, not for (Villa) boys. Non serve traduzione all’ironia degli Adf  in stile “striscia lo striscione”, anche se – a distanza di sette anni dalla fine di un progetto costruito sulla speranza dell’equazione spendo=vinco – sarebbe il caso di guardare avanti, evitando di cadere nelle provocazioni di chi continua a rievocare il passato, ma sottolineando semmai i meriti di chi c’era allora e c’è soprattutto oggi. Meriti non condivisibili per la Master Group, la cui gestione delle postazioni stampa, soprattutto nel giorno della finale, non è stata all’altezza di un simile evento, al netto delle oggettive problematiche logistiche dentro (spazi) e fuori (parcheggi) il PalaYamamay.

To declare

Patron Giuseppe Pirola: “Complimenti ai vincitori

Boarding

Unet e-work Busto Arsizio – Imoco Conegliano: 0-3
(20-25, 18-25, 16-25)
UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO: Washington 5, Bici 1, Herbots 8, Wang ne, Gennari 4, Cumino, Orro 3, Leonardi (L), Villani 3, Lowe 8, Piccinini 2, Bonifacio 7, Cucco ne, Berti. All. Lavarini, 2° Musso.
IMOCO CONEGLIANO: Sorokaite, De Kruijf 10, Geerties, Folie 13, Fersino ne, Botezat, De Gennaro, Ogbogu ne, Enweonwu ne, Gennari, Wolosz 3, Hill 9, Sylla 9, Egonu 18. All. Santarelli, 2 Simone
ARBITRI: Simbari, Vagni

From to… Polonia we are coming

Da una Coppa… all’altra: Gennari e compagne, passata la sbornia della Final Four, dovranno concentrarsi su Rzeszow per confermare (mercoledì 5 febbraio alle ore 18.00) il 3-0 del PalaYamamay e ottenere così la qualificazione ai quarti di finale di Cev Cup, dove le bustocche affronteranno la vincente dello scontro tra Saugella Monza e Dinamo Kazan (all’andata 3-0 per le russe).

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