Varese festeggia un secolo di A8. Ma dopo cento anni servono nuovi collegamenti

varese a8 cento anni

VARESE – Il 21 settembre 1924 il re d’Italia Vittorio Emanuele III inaugurava l’A8 Milano-Varese, la prima autostrada al mondo. In vista del centenario che sarà celebrato l’anno prossimo prende il via dalla città giardino un programma di iniziative ed eventi, partito ufficialmente quest’oggi, lunedì 11 dicembre, con l’apertura di una mostra a Villa Recalcati (nella foto sopra l’ingresso con le auto storiche). “A8cento” il nome del progetto, al cui lancio hanno partecipato istituzioni e associazioni del territorio. Nei discorsi di rito la sottolineatura dell’importanza strategica dell’Autolaghi, ma anche la necessità di migliori collegamenti infrastrutturali per il territorio.

Mostra in Provincia

Ideatore dell’iniziativa Maurizio Gandini, che ha illustrato gli scopi del progetto, che vuole evidenziare i passi fatti dal territorio toccato dalla prima autostrada, che ha contribuito a velocizzare ed incrementare i rapporti di vita. Nel corso del 2024 saranno coinvolti comuni ed enti territoriali, economici, culturali e sociali, aziende ed organizzazioni di categoria e sindacali, Imprese connesse alla mobilità su strada, istituti scolastici ed universitari e associazioni culturali e legati ad auto e moto storiche. Nel corso del prossimo anno sarà realizzato anche un francobollo celebrativo dedicato al centenario dell’autostrada. Il percorso inizia con la mostra allestita in Provincia grazie all’intesa con il presidente Marco Magrini che ha fatto da padrone di casa. Nelle sale di Villa Recalcati sarà possibile osservare fino all’1 febbraio (ingresso libero dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 17 e il venerdì dalle 9 alle 12.30) documenti e cimeli che raccontano la storia dell’infrastruttura stradale, tra cui diverse pompe di benzina d’epoca provenienti dal Museo Fisogni di Tradate.


Il valore dell’autostrada

Numerosi gli interventi presso la sala consiliare nel momento istituzionale che ha accompagnato l’apertura della mostra, tutti incentrati sul valore che l’autostrada ha avuto per lo sviluppo del territorio, in particolare dal punto di vista economico e commerciale. Il presidente della Regione Attilio Fontana ha inviato un video saluto in cui ha ricordato l’inaugurazione lo scorso settembre della quinta corsia, che ha costituito un altro primato per l’A8. Presente a Villa Recalcati l’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso, che ha parlato di una mostra che «non solo ci consente di commemorare un’importante infrastruttura che ha cambiato il panorama autostradale italiano, ma anche di approfondire i suoi risvolti culturali che, inevitabilmente, hanno influenzato la vita delle persone e la società nel corso del tempo».

Alcune delle autorità presenti all’apertura della mostra

L’A8 non basta

Ma tra gli esponenti politici intervenuti c’è stato anche chi ha sottolineato la necessità di migliorare i collegamenti a servizio delle esigenze di un territorio così profondamente cambiato da quando l’ingegnere Pietro Puricelli un secolo fa ebbe l’idea di costruire la prima autostrada del mondo. Il sindaco di Varese Davide Galimberti da un lato ha ricordato i lavori in corso per il nuovo accesso di largo Flaiano, ma dall’altro ha messo l’accento sulla Pedemontana. «È sottoutilizzata – ha detto – andrebbe ricalibrato il costo affinché sia più usata per sgravare il traffico sull’A8 tra Varese e Milano». L’onorevole Andrea Pellicini guarda invece più a nord. «Bisogna collegare meglio l’Alto Varesotto con il resto del territorio – ha osservato – sulla Vergiatese sono state finanziate tre rotonde e ne mancano altre tre: deve essere un obiettivo fondamentale per tutto il Varesotto». Tra gli altri interventi significativi quelli del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, del presidente di Aci Varese Giuseppe Redaelli e del comandante della Polizia Stradale di Varese Marco Bragazzi. «Sull’A8 abbiamo uno dei reparti più grandi d’Italia», ha detto.

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