Varese, “I carabinieri mi chiedevano il pizzo”. Badawi condannato per calunnia

Nella foto l'avvocato Pietro Romano

VARESEMohamed Badawiristoratore di Saronno, è stato condannato oggi, mercoledì 17 aprile, dal Tribunale di Varese per calunnia aggravata nei confronti di dieci carabinieri, assistiti dall’avvocato Pietro Romano. Quella del ristoratore egiziano è una querelle giudiziaria da lui montata ad arte che va avanti da oltre 12 anni.

Denunce intimidatorie

Quello di oggi, con il giudice che lo ha condannato a 8 mesi in più rispetto a quanto chiesto dall’accusa, dovrebbe essere l’ultimo atto di una vicenda infinita. In sintesi: Badawi, negli anni, ha denunciato alle Procure di Busto, Varese e Brescia, i carabinieri che, controllando la sua pizzeria saronnese, vi avevano trovato irregolarità. Minacce di denunce anche a giudici e Pm e querele anche ai giornalisti. Il ristoratore ha denunciato tutti e ha sempre perso. Perché? Perché le sue accuse, a cominciare da quelle rivolte ai carabinieri, che indicava come coloro al quale aveva dovuto pagare pizzo e mazzette, erano tutte false.

L’ultimo atto e il carcere

Querele intimidatorie oltre ogni limite: tu mi controlli, io ti denuncio. Questo quanto emerso in 12 anni di cause. Oggi l’ultima sconfitta, che ha visto quali parti civili militari la cui integrità non è mai stata messa in dubbio (l’odierno processo nasce da una precedente assoluzione per gli uomini dell’Arma dalle infondate accuse del Saronnese che ha visto gli imputati innocenti controdenunciare per calunnia) avere soddisfazione con il giudice che ha rinviato alla sede civile la quantificazione del danni subito per le parti civili. Nel frattempo, condanna dopo condanna, per il principio del cumulo delle pene Badawi e la moglie (che lo aveva sempre spalleggiato nei suoi atteggiamenti) sono finiti in carcere dallo scorso gennaio.

varese accusa carabinieri calunnia – MALPENSA24