Varese, all’Insubria riparte il progetto Filis per formatori interculturali

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Gianmarco Gaspari ed Elisabetta Moneta Mazza

VARESE – E’ l’undicesima edizione per il master e XXI per il corso di alta formazione nati per creare figure professionali per contesti comunicativi multietnici dell’università Insubria di Varese. «L’acquisizione dell’italiano permette ai nuovi parlanti la partecipazione al processo di democratizzazione», spiega il direttore Gianmarco Gaspari. Le lezioni sono da sempre offerte in streaming, per favorire la massima partecipazione anche di chi lavora

Obiettivo insegnamento

Più che mai attuali i corsi Filis per diventare formatori interculturali di lingua italiana per stranieri, proposti dall’Università dell’Insubria di Varese. Il progetto, che si inserisce nell’ambito del Disuit, Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, è diretto da Gianmarco Gaspari con la consulenza di Elisabetta Moneta Mazza. Caratteristica principale è quella di offrire lezioni fruibili in streaming, senza vincoli d’orario, in modo da facilitare la partecipazione a tutti. L’obiettivo è di preparare chi già lavora o vuole lavorare, in Italia e all’estero, nel campo dell’insegnamento della lingua e della cultura italiane.

Alle precedenti edizioni (10 per il master e 20 per il corso) hanno partecipato più di 1100 studenti, provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da Francia, Svizzera, Austria, Russia, Irlanda e l’anno scorso, da Polonia, Australia e Cina. «Vogliamo creare figure professionali in grado di lavorare in contesti comunicativi multietnici, con un profilo specifico per l’insegnamento interculturale della lingua italiana», spiega la docente Elisabetta Moneta Mazza, consulente didattica del corso. «L’intercultura è un punto fermo all’interno del Progetto Filis, che è la nostra risposta alle esigenze di una società che si trova al centro di una vera e propria rivoluzione culturale di dimensioni globali. Il nostro scopo è porre le basi per un’interazione efficace tra persone appartenenti a realtà culturali differenti. Non basta parlare una lingua, bisogna anche parlare la sua cultura».

Pluralità di vedute

Aggiunge Gianmarco Gaspari, docente di letteratura italiana all’Università dell’Insubria e direttore del corso: «Sappiamo tutti che la pluralità delle culture si esprime attraverso le varietà linguistiche. L’acquisizione dell’italiano permette ai nuovi parlanti la partecipazione al processo di democratizzazione che connota ogni convivenza civile degna di questo nome. La nuova lingua diventa al tempo stesso forza creatrice di legami sociali e vettore di mediazione per eccellenza».

I corsi fanno parte di un progetto di più larga portata, con un’offerta formativa che comprende giornate di studio dedicate al dialogo interreligioso e da quest’anno anche all’ecologia interculturale, tema al quale nel mese di novembre sarà dedicato un webinar aperto al pubblico. La durata del corso è semestrale, si svolge da ottobre a dicembre, con esame finale a gennaio. Il costo è di 240 euro e le iscrizioni online sono da effettuare entro l’11 ottobre. Per accedere ai 90 posti disponibili è necessario un diploma di scuola superiore.

Per il master Filis – La XI edizione del master Filis, di durata annuale, si svolge da novembre 2021 a maggio 2022. Costo: 1.490 euro. Iscrizioni online entro il 15 ottobre.  Per accedere ai sessanta posti disponibili è necessaria una laurea, anche triennale. Il master è riconosciuto dal Ministero dell’Università e della ricerca come titolo di specializzazione in Italiano Lingua 2, e è valido per la partecipazione alle procedure concorsuali di cattedra classe A23.

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