VARESE – Arturo Bortoluzzi scende in campo con Azione e La Civica di Mauro Gregori per sostenere la candidatura a sindaco di di Carlo Alberto Coletto.
Un Verde vero e brillante
Mobilità, cultura, terzo settore, innovazione, ma anche di storia e dell’importanza di non perdere la memoria. Questi i temi sui quali Arturo Bortoluzzi batte il martello da sempre. «Sono contento di sostenere il candidato e le idee di Coletto e di tutta la squadra. Qui, soprattutto ne La Civica di Mauro Gregori ho trovato quella che considero la mia “casa” politica e le idee giuste per fare di Varese una città nuova, dove ci sia un rapporto continuo tra la città e il palazzo e dove il sindaco sia davvero vicino ai cittadini e al mondo dell’impresa».
Bortoluzzi, definito dai punti di riferimento della lista è stato definito un Verde vero per via del suo decennali impegno per la tutela dell’ambiente. «Uno dei punti su cui spingeremo è il recupero degli edifici abbandonati e lasciati al degrado. Anche sulla base della Legge regionale ad hoc. E il nostro obiettivo è che questo obiettivo venga condiviso da Palazzo Estense, ma soprattutto venga colto dai privati cittadini».
Educazione al bello
«Siamo onorati – ha dichiarato il candidato sindaco Coletto – di avere con noi Arturo Bortoluzzi, persona che non ha bisogno di presentazioni, da sempre impegnati e attento alla tutela dell’ambiente, allo stato di salute del lago di Varese, ma anche al patrimonio immobiliare abbandonato e degradato. Bortoluzzi porterà nella squadra significative competenza e con questa la sua educazione al bello, che, ricordo, è uno dei nostri punti programmatici per la città».
«Questa campagna elettorale l’abbiamo immaginata come fosse un viaggio e il risultato delle elezioni sarà per noi un punto di partenza e non di arrivo. E quando si inizia un viaggio c’è sempre bisogno di uno sforzo di immaginazione». Con queste parole Raffaella Demattè ha introdotto un video sulle bellezze naturali, storiche e architettoniche della Città Giardino. Video realizzato da Eugenio Manghi e Annalisa Losacco con musiche di Matteo Cremolini.
