Varese, la battaglia del comitato di via Selene continua. «Aspetti da chiarire»

VARESEIl progetto per l’estensione di via Selene è già pronto: l’ultimo step mancante dell’iter è solo la gara per affidare i lavori. Ma i rappresentanti del comitato Difendiamo Selene non fermano la loro azione, tornando sul posto (questa mattina, sabato 21 gennaio) per portare all’attenzione della città alcuni aspetti su cui si chiede chiarezza all’amministrazione comunale. «Ci sono ancora molte contraddizioni», dicono in merito alla “tangenzialina” che sarà realizzata.

La battaglia non si ferma

La battaglia, che continua da diversi anni, riparte nonostante il progetto sia ormai chiuso. «Ma ci sono ancora molte contraddizioni in questo progetto – osserva Alessandro Goitan del comitato – vogliamo avere informazioni precise e trasparenti, a partire dai costi. Eravamo rimasti con un valore complessivo di circa 3 milioni per la realizzazione di questa strada, oggi l’indicazione che ci è arrivata è di quasi 4 milioni, con una serie di cose che non si faranno più. Chiederemo un resoconto economico». Il comitato lamenta inoltre di non essere stato preso nella giusta considerazione dall’amministrazione comunale dopo l’incontro della scorsa estate, in cui il sindaco aveva sottolineato che il progetto era ancora aperto. «A luglio abbiamo posto delle domande a cui non abbiamo avuto risposta».

La rotatoria dello svincolo Esselunga: da qui partirà l’estensione di via Selene

Incognita strozzatura

Tra le perplessità avanzate dal comitato la principale è relativa all’incognita “strozzatura”. Se infatti la parte iniziale del collegamento, che prenderà il via dalla rotatoria dello svincolo Esselunga inaugurato pochi giorni fa, avrà una superficie stradale sufficientemente larga, le preoccupazioni di Difendiamo Selene sono relative al tratto successivo, all’incrocio con via per Schianno (nella foto sotto). «I vigili hanno chiesto una piccola rotonda da fare nei pressi del semaforo ma a quanto sappiamo non saranno espropriate le aree intorno – dice per il comitato Rossella Bernasconi – quindi la via che partirà bella larga dalla rotonda arriverà in questo punto con una strozzatura molto stretta per il passaggio dei camion grossi che devono andare a servire l’area industriale di Schianno».

Preservare la palude

Presenti in via Selene oltre ai rappresentanti del comitato anche l’Associazione Amici della Terra, con il presidente Arturo Bortoluzzi, e due esponenti politici che fin dagli inizi si sono interessati alle iniziative del comitato. L’ex vicesindaco e fondatore di Varese 2.0 Daniele Zanzi ha sottolineato che questo progetto «è la prova più evidente che l’amministrazione sta navigando a vista. Lo vediamo anche con il cantiere delle stazioni: ci sono voluti 3 anni per asfaltare un parcheggio e mettere due marciapiedi». Quindi Luca Paris, già critico sul progetto ai tempi della sua militanza del Pd, e nel frattempo passato al Movimento 5 Stelle, di cui erano presenti in via Selene anche i due candidati alle regionali Francesca Bonoldi e Massimo Uboldi. «Siamo qui in via Selene per ascoltare il comitato che sta facendo un grande lavoro – ha detto Paris – credo che sia necessario una volta terminati definitivamente i lavori della terza rotonda smantellare il cantiere e ripristinare lo stato dei luoghi in attesa del nuovo progetto, affinché la palude rimanga viva».

Di spalle Alessandro Goitan mentre illustra le richieste del comitato, al centro Luca Paris