Varese, confronto sul futuro di via Selene. Galimberti: «Il progetto non è chiuso»

VARESE – Quasi due ore di confronto sull’area di via Selene a Varese. L’incontro pubblico promosso dal comitato Difendiamo Selene ha toccato tutti i punti sollevati dai cittadini che hanno presentato una lista di richieste all’amministrazione sul futuro dell’area. Il sindaco Davide Galimberti ha sottolineato che la convinzione di Palazzo Estense è quella di realizzare l’intervento, ma ha anche assicurato che ci sarà ancora spazio per accogliere le indicazioni.

Incontro ai margini della palude

L’incontro si è svolto all’esterno dell’area di cantiere dove sono in corso i lavori per la realizzazione del sottopasso per lo svincolo dall’A8, e a due passi dalla Palude Stoppada (nella foto sotto). Il comitato ha presentato una lista di richieste sintetizzate in otto distinti punti. Si parte proprio dalla palude: «Non risulta essere stata osservata attenzione alle sorgenti delle palude – dicono i rappresentanti del comitato – i mezzi lavorano in prossimità delle sorgenti senza che sia stato realizzato uno sbarramento». Quindi i corridoi insubrici, per i quali “Difendiamo Selene” auspica che si passi dalle parole ai fatti concreti.

Fognature, ciclabile e mitigazioni

C’è poi l’aspetto della rete fognaria, che tuttora manca nella zona di via Selene, e della pista ciclabile. «Non abbiamo ancora trovato un progetto di questa ciclabile – dicono i cittadini – può essere una risorsa ma deve essere collocata in maniera adeguata e agganciata ad un sistema di ciclabili». Altro tema affrontato quello delle mitigazioni ambientali. «Per il prolungamento di via Selene non c’è traccia di opere di mitigazione e il progetto è chiuso». Infine preoccupa il collegamento futuro con via Piana di Luco: «Ci sarà una nuova tangenziale che distruggerà due ecosistemi andando a valorizzare le aree industriali. Ci chiediamo se l’amministrazione si sta rendendo conto dei danni all’ecosistema».

Prima Paris, poi sindaco e assessore

Il comitato aveva invitato all’incontro gli amministratori comunali, auspicando che le sedie per i rappresentanti politici non rimanessero vuote. Primo esponente della maggioranza a presentarsi il consigliere comunale del Pd Luca Paris. Quindi, ad incontro già iniziato, hanno raggiunto l’area anche l’assessore all’ambiente Nicoletta San Martino e il sindaco Davide Galimberti, che ha innanzitutto voluto ribadire che c’è ancora spazio per presentare proposte. «Non è vero che il progetto è chiuso – ha detto il primo cittadino – la fase procedimentale in cui siamo dice che c’è un mese di tempo per presentare le osservazioni e questo consentirà di recepire eventuali indicazioni». Quindi ha sottolineato che è volontà dell’amministrazione mettere a sistema via Piana di Luco, via Selene e gli interventi in corso (nella foto il cantiere del sottopasso), «per evitare la famosa bretellina che il consiglio comunale ha eliminato qualche anno fa: quella sì sarebbe stata una sciagura ambientale. Tutti questi interventi non vanno assolutamente a coinvolgere aree sensibili».

Previsto un incontro

«La volontà – ha proseguito il sindaco – è la creazione di un parco in quest’area con percorsi pedonali e ciclabili. L’idea è di costituire una pista ciclopedonale che colleghi via Selene e via Piana di Luco passando attraverso percorsi già esistenti. L’amministrazione vuole andare incontro alle esigenze dei cittadini nel realizzare l’opera, che va anche nella direzione di tutelare l’ambiente». Quindi ha annunciato che per i lavori in via Selene l’obiettivo è di uscire con la gara in autunno. Il consigliere Luca Paris ha invece proposto l’idea di creare un gruppo di lavoro che coinvolga anche il comitato in fase di progettazione ed esecuzione lavori. L’assessore Nicoletta San Martino ha dato la disponibilità ad un incontro con amministrazione e tecnici sul tema della tutela della palude.

L’intervento di Zanzi

Tra gli interventi della mattinata (nella foto sotto) anche quello di Daniele Zanzi, ex vicesindaco nella scorsa legislatura. «Io mi sono opposto fin dall’inizio a questo progetto, il mio gruppo civico aveva votato contro in consiglio comunale. Oggi ho sentito poche risposte alle domande puntuali e ho scoperto che le stesse forze politiche che hanno fatto cadere una giunta per il parcheggio alla Prima Cappella per il rispetto della buffer zone adesso dicono che siamo a margine mentre allora dicevano che non andava bene. Qui si sta distruggendo un ambiente per valorizzarlo: sindaco e assessore, qui c’è qualcosa che non va. C’è una grande confusione e per fortuna ci sono i cittadini che tengono vivo un problema che altrimenti sarebbe sotterrato. Ammiro molto i cittadini, ma le risposte sono state rinviate come al solito. Sta di fatto che dove c’era l’erba oggi c’è un cumulo di terra assurdo».