80 anni fa a Varese i bombardamenti sull’Aermacchi: i morti furono 98

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Gli effetti dei bombardamenti dell'aprile 1944 sulla fabbrica Aermacchi (foto Fb La Varese Nascosta)

VARESE – Esattamente 80 anni fa, nella notte tra l’1 e il 2 aprile del 1944, le bombe caddero su Varese. Un’azione della Royal Air Force che aveva l’obiettivo di colpire la fabbrica dell’Aermacchi (Aeronautica Macchi), che in realtà venne mancata. Ma l’attacco causò comunque diverse vittime, 17 per l’esattezza. Andò ancora peggio con il secondo raid.

Il ricordo de La Varese Nascosta

Nell’ottantesimo anniversario di una terribile pagina di storia della città è il gruppo Facebook “La Varese Nascosta” a fare memoria, con le foto d’epoca e il racconto di quei momenti tragici. Fausto Bonoldi ricostruisce ciò che avvenne in quel primo attacco che ebbe effetti collaterali disastrosi. «Le bombe e gli spezzoni incendiari, lanciati dagli aerei britannici che volavano a 4.000 metri d’altezza per sfuggire alla contraerea seminarono morte e distruzione in un’area vasta, da Casciago e Masnago al centro cittadino. Ordigni caddero anche a Casbeno, a Bobbiate e, sul lato opposto del territorio, alle Bettole e a San Fermo». Furono 17 le vittime: 16 restarono sotto le macerie, mentre un giovane operaio morì tre giorni dopo.

La cappella rimasta in piedi

Tra le vittime Vincenzo Ricci, maggiore dell’Aeronautica, ucciso con l’intera famiglia a Villa Bolchini. Fu in particolare l’area di Masnago ad essere colpita, con gravi danni all’antico cimitero di fianco a Villa Baragiola. Ma la cappella dell’omonima famiglia restò miracolosamente in piedi. Proprio quel monumento, simbolo di un fatto di storia poco noto in città, fu di ispirazione per Andrea Badoglio e Luigi Manco nel dare vita alla “Varese Nascosta”.

La cappella nella foto dell’archivio di Giulia Moro messa a disposizione da Lele Saggese

Il secondo attacco

Ma quello del 2 aprile fu solo il primo attacco degli alleati su Varese. Domenica 30 aprile 1944 seguì un secondo bombardamento, ad opera delle forze americane. In quel caso fu davvero colpita l’Aermacchi, obiettivo strategico in quanto nella fabbrica si producevano aerei da guerra. Oltre allo stabilimento le bombe distrussero anche edifici privati e pubblici. Il conto delle vittime fu molto più alto: 81 le persone cadute a causa dell’attacco. Oggi, ottant’anni dopo, l’area dell’ex Aermacchi sta cambiando volto, con i lavori in corso per la riqualificazione del comparto dove sorgeranno un supermercato e impianti sportivi.

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