VARESE – Fretta di venire al mondo. Fretta di dare il primo respiro, di conoscere mamma e papà. Alcuni di noi sono fatti così: non possono aspettare tanto, è l’urgenza di vivere. Di vedere il mondo.
La corsa di Micol
E di certo Micol si candida a essere una primatista. Il traguardo più importante l’ha tagliato all’ospedale Del Ponte di Varese poco dopo le 20 di oggi, venerdì 15 settembre.
Una scorta molto speciale
Ce la immaginiamo la scena. Mamma Maria Teresa con le doglie, papà Paolo con il volante che sfrigola tra le mani sudate. Arrivano da Carbonate: la cornice è quella dell’Autolaghi, un supplizio per molti capace, però, di regalare spiragli di meraviglia. Come accaduto intorno alle 19.30 di oggi, appunto, quando papà Paolo vede la pattuglia della Polizia Stradale di Busto-Olgiate Olona: gli agenti sono impegnati nei controlli quotidiani. Micol vuole nascere, lui deve arrivare in tempo e saranno quei poliziotti a consentirglielo.
Gli angeli Federico e Marco
La piccola preme, il traffico non è più quello blando di agosto, e allora l’idea: chiedere aiuto a quelle divise. Federico e Marco sono due agenti giovanissimi, poco più che ventenni. Sono preparati, hanno la stessa urgenza di Micol di esserci, di fare, e capiscono al volo: autorizzata la scorta, si parte con la pattuglia della Stradale che apre la via e la bimba arriva in ospedale perfettamente in orario con l’appuntamento della vita. Esattamente 10 minuti prima di venire al mondo: sana, felice, capace di mangiarsi la strada come ha già dimostrato di saper fare.