Lago Varese, sperimentazione chiusa: dati positivi. Rispettati tutti i parametri: bagno ok

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VARESE – Si conclude oggi il periodo sperimentale di apertura della balneazione su due punti del Lago di Varese, alla Schiranna e a Bodio Lomnago, che ha consentito di impostare nel tempo una balneazione controllata e idonea alle valenze ambientali del lago.

L’assessorato all’Ambiente e clima rende noto che nei prossimi giorni si avranno a disposizione tutti i dati di monitoraggio, raccolti in questi due mesi da Ats Insubria, con una frequenza molto elevata (due volte a settimana).

Piena balneabilità

“I dati fino ad oggi raccolti confermano un andamento positivo della stagione balneare sul Lago di Varese dopo due mesi. Piena balneabilità delle acque – afferma l’assessore all’ambiente e clima Raffaele Cattaneo – e nessun impatto negativo dovuto all’apertura della balneazione”. I valori restano infatti al di sotto di tutti i limiti normativi, confermando la piena balneabilità del lago. Un fatto positivo nella prospettiva della fruibilità sostenibile del lago.

I dati di monitoraggio, ancora parziali, pubblicati e aggiornati sul sito di Regione Lombardia, dedicato all’Aqst ‘Lago di Varese’ (www.lagodivarese.regione.lombardia.it), mostrano il rispetto di tutti i parametri monitorati per la balneazione: i dati riferiti ai cianobatteri risultano dalle 5 alle 10 volte inferiori ai limiti di legge, le tossine algali monitorate presentano valori addirittura compatibili con la potabilità; i parametri microbiologici (enterococchi e escherichia coli) sono quasi sempre oltre 10 volte inferiori ai limiti di legge.

I dati

Anche il sistema di allerta precoce a supporto della balneazione, basato principalmente sui dati provenienti dalla boa limnologica (pH, ossigenazione e ficocianina), raccolti da Arpa Lombardia, non ha mai mostrato valori tali da ipotizzare una possibile presenza di fioriture algali in evoluzione o in atto. Tali dati sono confermati dai bollettini prodotti ogni 10 giorni dal Cnr Irea, utilizzando i dati provenienti dal monitoraggio satellitare, che hanno rilevato concentrazioni medie di clorofilla contenute con valori attorno ai 10 mg/l e l’assenza di fioriture algali da cianobatteri.

Anche in seguito a segnalazioni di cittadini privati sono stati effettuati prelievi aggiuntivi in località diverse rispetto alle due aree ‘balneabili’ e agli altri punti di monitoraggio, che non hanno evidenziato difformità, ma valori compatibili con i dati dei prelievi alle 5 località monitorate.

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