VARESE – «Siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di “vecchio” e il presente con l’idea di un “nuovo” che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo?». È questo l’interrogativo che Maurizio Battista porterà domani, venerdì 17 novembre, al pubblico del Teatro di Varese con “Ai miei tempi non era così”: lo spettacolo che il comico, attore e conduttore televisivo ha scritto con Gaetani, Giugliarelli e Quinto avrà inizio alle 21.
Modernità e bisogni reali
«…E chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di “effetti speciali” o non piuttosto, com’era una volta, dal sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci “speciali”?»: tra queste e altre domande si muoverà Battista, in un precisissimo “slalom” per non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza, issati dall’epoca attuale, coadiuvato dalla musica dei Los Locos, dalle canzoni di Renato Zero interpretate dal suo erede naturale Daniele Si Nasce e dall’irriverenza del comico Dado, sempre pronto a smascherare inganni e sotterfugi della contemporaneità. A tale proposito l’Apollonio si trasformerà in una sala cinematografica di tanti anni fa, nella quale, attraverso la proiezione di vecchi film, i gli spettatori comprenderanno come di questa presunta modernità si siano fatti appunto un “film” che non corrisponde ai loro bisogni reali e li faccia dire spesso: “Ai miei tempi non era così”.