Varese, piazza Biroldi e la zona pedonale che “divide”: commercianti pro e contro

VARESE – A tre mesi dalla conclusione dei lavori di riqualificazione che hanno reso l’area pedonale è tempo di un primo bilancio in piazza Biroldi. Il “cuore” di Giubiano, situato davanti all’Ospedale Filippo Del Ponte, ha cambiato veste con lo stop alle auto e alla sosta selvaggia. Un intervento che divide i commercianti, così come era già emerso all’avvio del cantiere. C’è chi giudica positiva la novità e chi invece lamenta un calo degli affari.

Lavoro calato

Se per alcune attività la pedonalizzazione ha portato delle nuove opportunità, come ad esempio i bar che hanno a disposizione ora anche lo spazio esterno, per altre invece sono più gli effetti negativi. È il caso della farmacia affacciata sulla piazza, che lamenta un calo del lavoro dovuto principalmente alla mancanza di posti auto per i clienti. Sono rimasti solo un paio di stalli infatti proprio davanti alla farmacia e pochi altri nei pressi dell’ingresso dell’ospedale. «Aver tolto i posteggi non ha aiutato, soprattutto per le persone anziane che faticano a spostarsi – dice il farmacista Sebastiano Segalla – la piazza è lasciata un po’ all’incuria, è piena di erbacce ed è stata abbandonata a se stessa».

L’alternativa multipiano

Parlando di parcheggi un’alternativa c’è, ed è il nuovo multipiano inaugurato la scorsa estate. Ma Segalla sottolinea come non sia un’opzione per tutti. «Da noi vengono spesso bambini e persone anziane post chemioterapia che non riescono a raggiungere il parcheggio e devono restare in farmacia in attesa che qualcuno li venga a prendere. Questo è un disservizio». Ivo Buratti, dell’omonimo panificio, rimarca invece come il multipiano stia funzionando bene. «Il parcheggio viene usato ed è sempre pieno – spiega – andrebbe però indicato meglio perché alcuni non sanno neanche che c’è».

Segnaletica da migliorare

Il consiglio di Buratti è quindi quello di migliorare la segnaletica della piazza. Una segnaletica ancora da completare anche per quanto riguarda i pochi posteggi rimasti, quanto meno per quella orizzontale: se i cartelli posizionati sopra gli stalli infatti indicano la possibilità di parcheggiare liberamente per 30 minuti a terra sono ancora presenti le strisce blu, che creano un po’ di confusione. «Non c’è uno scarico merci adeguato per le attività – aggiunge Ivo Buratti – e ci sono dei gradini pericolosi, dove sono già cadute diverse persone. Per il resto sono contento: bisogna adeguarsi finché non finiscono i lavori».