L’Anpi di Fagnano, le non notizie e la non coerenza

Il presidente dell’Anpi Fagnano Floriano Pigni

Con riferimento all’articolo in oggetto, che sembra avere come notizia principale il ’’silenzio ‘’dell’Anpi, vorrei chiarire ai suoi lettori che la nostra Associazione non interferisce con le scelte nè dell’Amministrazione Comunale né dei gruppi consiliari.

E’ nostro compito, invece, e non da oggi, rammentare agli elettori i valori democratici, ben espressi nei primi dodici articoli della nostra Costituzione, che dovrebbero guidare le scelte in materia elettorale, senza pretesa di dare alcuna indicazione di voto. Voto che, una volta espresso, sarà gestito dai partiti secondo obiettivi e criteri che liberamente determineranno, quando anche noi non fossimo d’accordo.

Il fatto che Anpi non abbia preso posizione sulla nomina di una presidenza di commissione è, dunque, semplicemente una ‘’non notizia’’. Ogni Ente, partito, associazione svolge il proprio ruolo in totale indipendenza. In conseguenza di ciò, non vi è neppure luogo per ‘’distinguo‘’ o fazioni all’interno della Associazione, cosa di cui, per altro, non ho notizia.Con preghiera di pubblicazione. Cordiali saluti.

Floriano Pigni- Presidente ANPI Fagnano Olona

Sgomberiamo subito il campo da ogni dubbio: il silenzia dell’Anpi sulla questione è (e non sembra come scrive Pigni) la notizia principale dell’articolo. E lo è proprio perché l’associazione che presiede, in piena campagna elettorale, ha preso una posizione netta e dura nei confronti di Lorenzo Caiola, a quel tempo candidato nella lista di centrodestra. Lo stesso Caiola che il sindaco (su indicazione delle minoranze certo, ma la responsabilità è e resta sindacale) ha nominato alla presidenza di una commissione comunale.

Ora, Floriano Pigni ci dovrebbe spiegare, trattandosi della medesima persona, come mai l’Anpi prima ha definito inopportuna la candidatura di Lorenzo Caiola e, ora, a distanza di pochi mesi, tace come nulla fosse, sulla nomina alla guida di una commissione. Ora, non ce ne voglia l’esponente leghista, che ha diritto di candidarsi e di guidare al meglio la commissione. L’oggetto delle perplessità, sollevate da chi a Fagnano fa politica e da membri dell’Anpi stesso, è la coerenza dell’associazione partigiani. Che, a Fagnano, così facendo, dimostra di voler fare “fare politica”, poiché – lo scrive proprio Pigni – “l’Anpi” parla agli elettori”, ma a quanto pare non ai cittadini. Che poi sono la stessa cosa. Per tutti, tranne che per l’Anpi di Fagnano.

P.S. E ll fatto che Anpi non abbia preso posizione sulla nomina in questione per Floriano Pigni è «semplicemente una ‘’non notizia’”», per molti fagnanesi invece è chiaramente una posizione pilastesca.

Andrea Della Bella