VARESE – Incolpava la sua tutor di aver proposto la bocciatura il 17enne arrestato ieri, lunedì 5 febbraio, per aver accoltellato la sua insegnante di 57 anni all’istituto superiore Enaip di Varese. Bocciatura poi ritirata di concerto con la famiglia. L’accusa per lui è di tentato omicidio, la procura per i minorenni di Milano contesta allo studente le aggravanti della premeditazione, per aver portato a scuola il coltello a serramanico utilizzato per sferrare tre fendenti alla schiena dell’insegnante, dei futili motivi e dell’aver agito nei confronti di una insegnante equiparata a pubblico ufficiale. Il ragazzo sarà sentito domani dal Gip.
Incolpava la prof della bocciatura
Secondo quanto accertato sinora dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Varese il giovane ha agito da solo, nessun altro sapeva dell’aggressione che avrebbe poi messo in atto. I social e il cellulare del 17enne sono al vaglio degli inquirenti ma, al momento, nessuna traccia di confidenza o nessun messaggio rivelatore dei suoi propositi sono emersi. Nessuna scommessa, nessuna istigazione da parte dei compagni tanto che non ci sono altri indagati. Il movente, dunque, è da ricercarsi in quella proposta di bocciatura che il giovane imputava a Sara Campiglio, da quasi 40 anni stimata insegnante all’Enaip.
Li ho sempre seguiti
La 57enne, nel frattempo, è stata trasferita dalla Terapia intensiva al reparto dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico. «Non riesce a spiegarsi l’accaduto – riferiscono i famigliari – Ha sempre seguito i suoi ragazzi passo dopo passo». La donna è viva per puro miracolo: uno dei tre fendenti inferti non ha perforato completamente un polmone solo perché una vertebra ha deviato il colpo. L’azione è stata fulminea, tanto che una collega, prima di capire cosa stesse accadendo e intervenire si è chiesta perché lo studente stesse abbracciando la docente. In realtà la stava accoltellando.