Rigenerazione urbana: Varese fa scuola a livello nazionale. Con Confcommercio

VARESEConfcommercio provincia di Varese ha portato il suo contributo alla “quattro giorni” di Torino, sede di UrbanPromo, tra i più importanti eventi nazionali in materia di rigenerazione urbana, nel corso del quale sono stati raccolti i principali progetti per il Paese.

Il presidente di Uniascom, Rudy Collini, è intervenuto al tavolo dedicato alla “Rigenerazione dei tessuti economici di prossimità”, presentando “Vodafone Analytics per Confcommercio provincia di Varese”, ovvero il sistema unico in Italia di monitoraggio delle presenze nelle città.

Le parole di Sangalli

È stato il presidente nazionale, Carlo Sangalli, ad aprire i lavori, con un videomessaggio ricco di contenuti e soprattutto di stimoli per il mondo del commercio, pronto come sempre a rimettersi in gioco per contribuire al rilancio delle città e dell’economia. «Confcommercio», ha spiegato Sangalli, «mantiene un legame solidissimo con la dimensione urbana. I negozianti sono gli interpreti delle grandi modifiche del territorio e perciò della rigenerazione urbana e umana. Le città sono prima di tutto il luogo delle relazioni tra persone e i nostri imprenditori sono coloro che con la loro presenza e le loro attività creano i luoghi e danno forma alle città».

Una presenza e un apporto quindi fondamentale che, comunque, va oltre il “semplice” esserci. Sono infatti numerosi e costanti i contributi che arrivano da Confcommercio su tutto il territorio, sempre rivolti alla necessità di trovare soluzioni che aiutino la ripresa. Ed ecco perciò anche la testimonianza di Varese, al fianco dei progetti (futuri e in atto) di Torino, Bologna, Bari e Genova.

Dalle fotocellule alle celle

Il presidente Collini ha sottolineato come nella nostra provincia siano nati i primi Distretti del commercio e come da Busto Arsizio sia partito nel 2010 il primo sistema di rilevamento delle presenze. «Dalle fotocellule di allora, con tutti i limiti di quella tecnologia, nel 2018 siamo passati all’utilizzo delle celle telefoniche, espandendo il monitoraggio alle cinque principali città del Varesotto (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Luino). Il risultato oggi è un sistema che ci consente di sapere in tempo reale chi sono, quante sono, da dove vengono le persone che frequentano le nostre città. Ma anche la loro età e il periodo di permanenza, persino nelle diverse fasce orarie all’interno di una singola giornata».

Collini ha quindi spiegato come Confcommercio provincia di Varese stia utilizzando l’enorme quantità di dati prodotti dalla piattaforma messa a punto con Vodafone. «Adesso siamo in grado di mettere a terra tutti i numeri raccolti e lo stiamo facendo in collaborazione con la Camera di Commercio di Varese e con l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza. L’obiettivo è essere il primo interlocutore del terziario per il nostro territorio nel monitoraggio delle presenze nelle città. E lo stiamo facendo producendo insieme all’Università studi di approfondimento tematici: abbiamo da poco presentato quello sul turismo e seguiranno quelli su Malpensa e sui lavoratori».

Un contributo alla rigenerazione delle nostre città

Infine, lo scopo dei lavori prodotti: «I nostri dati e i nostri report settoriali vogliono essere un contributo reale alla nuova definizione del nostro territorio, per un nuovo sistema commerciale e turistico, che possa aiutare anche l’insediamento di nuove attività sui nostri territori».   

Presente anche il Comune

Anche l’assessore all’Urbanistica Andrea Civati è stato tra i relatori di Urban promo 2022, la manifestazione ospitata a Torino e incentrata sulla rigenerazione urbana, per presentare il percorso avviato con i progetti di Villa Baragila, dell’ex Macello Civico e dello Studentato di Biumo Inferiore. «Varese ha l’occasione di partecipare a un concorso su scala nazionale incentrato sul tema della rigenerazione urbana, grazie alla capacità che questa amministrazione ha avuto nel reperire finanziamenti, con un importo di oltre 40 milioni di euro di fondi dai bandi del Pnrr, e grazie al lavoro che ha permesso di individuare e mettere in campo progetti fondamentali – spiega Civati – Progetti che hanno come obiettivo quello di riqualificare e restituire alla città aree strategiche, in stato di abbandono da tempo, per renderle di nuovo vivibili, intercettando nuovi bisogni di socialità in un territorio in continuo cambiamento».

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