“Vieni che te le suono”: a Varese risate con Sergio Sgrilli tra canzoni e monologhi

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VARESE – “Vieni che te le suono”, in scena domani, giovedì 15 febbraio, al Teatro di Varese, è uno spettacolo comico che alterna monologhi a momenti musicali. Alle 21 l’autore e regista del progetto, Sergio Sgrilli, volto noto del piccolo schermo legato a Zelig, attore e musicista di talento, si metterà in gioco portando sul palco ciò che gli riesce meglio: far ridere e ammaliare i presenti con la sua chitarra. Nascono così i monologhi, volti ad abbattere la quarta parete, diventando un dialogo ben orchestrato col pubblico, raccontano di incontri, di amicizie improbabili, dissacranti racconti familiari al limite del surreale.

Poesie diventano gag e canzoni diventano poesie

E poi la vita che scorre, le scelte, vincenti o disastrose che siano, diventano sempre imperativamente spunto per una risata, per una battuta, in un flusso di coscienza schietto e senza peli sulla lingua come i moderni canoni della stand up comedy impongono.
E poi c’è la chitarra, sul palco con lui, protagonista dello spettacolo come lui e compagna di giochi, filtro e viatico di ricordi, che raccontano generazioni, personaggi, come fossero fotografie di questi nostri tempi passati e presenti. Cinquant’anni di musica che si mettono a servizio per far ridere, cantare, pensare, emozionare.
I monologhi si fondono così a canzoni originali e ad altre popolari da cantare insieme, in un alternarsi di parole e musica, dove poesie diventano gag e canzoni diventano poesie; una personalissima interpretazione del teatro canzone di “gaberiana” memoria, dove le parole d’ordine sono ridere, ridere, ridere ed emozionarsi. “Vieni che te le suono” non è una minaccia ma l’offerta di una serata piacevolissima e la promessa che lo sarà.

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