A Varese il sottosegretario all’Editoria: «Servono regole per l’intelligenza artificiale»

VARESE – «O abbiamo una legge o non abbiamo niente». Lo ha detto Brando Bonifei del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo in un botta e risposta con il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini durante il festival dell’editoria digitale Glocal a Varese.

L’AI e il G7

Il tema era quello dell’intelligenza artificiale applicata al giornalismo. Barachini ha spiegato che «già durante il prossimo G7 a presidenza italiana daremo alla presidente Meloni tutti i contributi necessari per tracciare delle linee guida a tutela dell’editoria per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’Europa è molto sensibile. Le piattaforme non devono avere il sopravvento: l’originalità dei contenuti, la supervisione umana e la tutela del copyright devono essere argine. Deve essere un lavoro rapido: la tecnologia non può essere più veloce di noi. Non dovrà accadere ancora che la forza delle piattaforme sia più forte del diritto».

Piattaforme e reputazioni

«Anche le grandi piattaforme oggi hanno un problema: è quello della reputazione. Stanno lavorando per aumentare la loro reputazione, stanno lavorando per aumentarla perché hanno compreso che sul lungo periodo anche quello diventerà un fattore economico potenziale: essere considerati seri e responsabili». ha detto Barachini a Varese. «Noi dobbiamo capire quali sono i potenziali limiti oltre i quali non possiamo spingerci. Abbiamo sbagliato molto, forse, nel passato nel rapporto con le piattaforme, consentendo al web un po’ di andare sopra i contenuti editoriali, ma oggi non possiamo consentirlo all’intelligenza artificiale, altrimenti si perde il senso di un settore». «Dobbiamo contrastare le fake news, potenzialmente il 37% dei lettori non crede a  quello che legge. Stiamo lavorando anche su questo punto».

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