Varese, Valle Olona laboratorio di mobilità dolce con parco fluviale e ciclabile

Citterio, Civati, Bellifemine, Galimberti, Cavallin e Acchini

VARESE – Un mega progetto di riqualificazione a consumo di suolo pari a zero che darà vita a un vero e proprio parco fluviale. Con il corso del fiume quindi, come elemento naturale caratterizzante e una nuova ciclopedonale che correrà dalla Valganna fino al tracciato della Bevera. Oltre al recupero funzionale (su eventuali iniziative private) di vecchi edifici produttivi. Oltre che la nascita nelle ex scuole De Amicis di hub di ricerca sulla mobilità sostenibile, iniziativa questa in capo al Comune.

Uno strumento per ripensare l’asse dell’Olona

«Si tenga conto questo Masterplan – ha spiegato Civati – è uno strumento urbanistico che va a configurare la trasformazione e il possibile sviluppo dell’intera asta dell’Olona. E in quanto tale da un lato una road map per quanto riguarda gli interventi di mano pubblica e un volano, sul quale ragionare, per i privati». In sintesi: ci sono le linee, la filosofia dell’intero recupero. Ora bisogna cercare i finanziamenti pubblici per ciclopedonale e hub mobilità e investitori privati per il recupero delle aree dismesse.

Intelligente sguardo del futuro

L’hub della formazione e della ricerca per la mobilità sostenibile che sorgerà nell’ex scuola De Amicis è il progetto attorno al quale ruota l’intera riqualificazione dell’asse dell’Olona che va dalla Valganna alla valle della Bevera e tocca i Comuni di Varese, Induno, Vedano, Malnate e Lozza. Una lunga striscia di territorio un tempo a vocazione produttiva, che oggi presenta una serie di edifici produttivi da riqualificare e che verrà cucito da una pista ciclabile che partendo dal percorso della Valganna si congiunga a quello appena inaugurato da Provincia della Valle della Bevera.

«Un intelligente sguardo al futuro», così la definito il sindaco di Induno Marco Cavallin, presente alla presentazione del Masterplan insieme ai primi cittadini Cristiano Citterio di Vedano («un progetto coraggioso»); Irene Bellifemine di Malnate («Un punto di partenza per l’attrattività degli investitori») e l’assessore di Lozza Matteo Acchini («un progetto strutturato e che evidenzia una strategia chiara e forte»). A tirare le fila della presentazione l’assessore all’Urbanistica Andrea Civati e il sindaco di Varese Davide Galimberti.

Il mega progetto

«Un mega progetto – ha detto Maria Cristina Frigi, l’architetto che ha lavorato al Masterplan – grande nell’estensione territoriale, ma anche nel valore intrinseco visto che siamo partiti dall’immaginare un recupero che tenesse in grande considerazione la mobilità sostenibile. Una trasformazione quindi a misura di cittadino, che potrà fruire quotidianamente delle infrastrutture, ma anche per i turisti».

Insomma, un cambio di visione di questa porzione di territorio per anni produttiva, a lungo “abbandonata” e che ora cerca una vocazione futura che sappia coniugare investimenti, sviluppo, ma anche valorizzazione e tutela dell’ambiente.