VERGIATE – «Grazie». Basta poco per dire quanto i volontari di Vergiate hanno fatto nell’ultimo anno per aiutare le persone in difficoltà. Che è poi il senso del premio “Liana Ranzani Monaci”, consegnato oggi, 18 dicembre, nella sala polivalente di via Cavallotti. Una tradizione, ormai. Che dal 2012 porta la firma del sindaco Daniele Parrino, ai tempi assessore ai Servizi Sociali durante il governo Leorato. Oggi la palla è passata al suo vice Antonella Paccini, che ha fatto da moderatrice per «dare un riconoscimento a questo grande patrimonio che sono i nostri volontari», ha detto. La protezione civile, il dottor Franco Porzio, la famiglia Vuono e Fiorenzo Casoli. Sono loro che «hanno aiutato – e aiutano – ad affrontare le difficoltà che incontriamo ogni giorno». E con loro, i soci dell’Associazione volontari vergiatesi, presieduta da Bruno Ambrosio. «Dove l’amministrazione comunale non arriva – per mancanza di possibilità, personale o denaro – ci sono loro. Sempre».
I premiati
Quest’anno, innegabile, gran parte dei meriti dei premiati sono emersi per far fronte all’emergenza sanitaria. Come è ormai noto, la Protezione civile ha avuto un ruolo «in prima linea», ha sottolineato il vicesindaco. Il gruppo è stato infatti omaggiato di una pergamena, come segno di riconoscimento «per l’attività svolta in collaborazione con il Comune». E con loro anche gli Alpini, i Carabinieri in congedo e volontari vergiatesi.
Nel merito delle targhe, fra gli applausi dei presenti è stato premiato il dottor Porzio, «il medico di tutti» (nella foto in alto con Paccini e Parrino). Perché «ha sempre mostrato una grande disponibilità nei confronti dei pazienti. Non solo i “suoi”, ma anche chi ha avuto bisogno di un suo intervento».
Non meno importante il lavoro svolto dalla famiglia Vuono. Che «durante la pandemia ha deciso di dare un contributo fondamentale, mettendo a disposizione le proprie risorse per realizzare gratuitamente le mascherine, distribuite in un momento in cui era complicato reperirle».
Fino a Fiorenzo Casoli. Un premio, il suo, che «esula dalla pandemia». Ma è il frutto del suo «impegno come volontario nella polizia locale: da quando ha potuto ha sempre affiancato i vigili nelle mansioni amministrative, ma anche nei rapporti gli altri uffici comunali e con altri enti. Un vero e proprio supporto».
L’associazione volontari vergiatesi
In una giornata di ringraziamenti, non è stata dimenticata l’Associazione volontari vergiatesi. Così il presidente Ambrosio: «Siamo sempre alla ricerca di persone che vogliano unirsi al gruppo, per far fronte alle numerose richieste del territorio». Questa è stata quindi l’occasione per premiare «chi ha contribuito nel servizio di assistenza, sostenendoci in questi anni». La targa è stata consegnata a Giorgio Damian, Gianpietro Marchiorato, Luigi Zarini e Massimo Fumagalli.
«C’è bisogno di voi»
Ad accompagnare la mattinata, i giovani violinisti del corso “Musica per tutti” con la professoressa Mainardi. Mentre a chiudere, un Parrino segnato dalla voce rotta per l’emozione. «Mi commuovo sempre alla cerimonia», non ha nascosto. Un po’ perché «lo sento anche mio questo premio», ma soprattutto perché «vedo la vostra emozione e mi dà prova che era giusto portare avanti l’idea». Sì, perché «sono convinto che sul territorio sia fondamentale avere volontari. Ma che sia altrettanto importante ringraziarli». Questo perché «rinunciano al tempo libero per offrirlo alle necessità della comunità. Continuerò a fare di tutto a promuovere volontariato, perché c’è bisogno di voi».
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