Viva Vittoria sbarca a Busto: No a violenza e tumori femminili con le coperte colorate

BUSTO ARSIZIO – Inizia il viaggio di Viva Vittoria a Busto, con l’obiettivo di colorare piazza San Giovanni tra un anno, il 22 ottobre 2023, con almeno mille coperte quadrate fatte a mano dalle volontarie, in una giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne e dei tumori femminili. Un’iniziativa che ha già toccato 25 città, tra cui Varese. La sfida a Busto Arsizio è stata raccolta da un gruppo di volontarie, sostenute dall’associazione Punto Croce e dai Lions Club Castellanza Malpensa e Olgiate Olona. Sono già tantissimi i quadrati ricamati a maglia o all’uncinetto che sono pronti per la piazza.

Il progetto

«Viva Vittoria è un’opera relazionale condivisa – spiega una delle sue fondatrici, Cristina Begni – nata nel 2015 dall’idea di cinque donne a Brescia in piazza Vittoria, quando raccogliemmo 78mila euro da donare ad un centro antiviolenza. Abbiamo pensato che non poteva finire lì. Così ci siamo allargate e oggi Viva Vittoria si occupa di violenza sulle donne e della violenza dei tumori». Ciascun volontario può partecipare alla sfida realizzando una coperta quadrata di 50 centimetri x 50. Unendo quattro quadrati si crea una coperta da 1 metro x 1, che poi verrà esposta in piazza. «Ciascuna coperta mette insieme il lavoro di sette persone – spiegano – le quattro che realizzano i quadrati, una quinta per l’assemblaggio, una sesta per la cucitura con il filo rosso e una settima che realizza e cuce l’etichetta». Un format ormai consolidato che, annuncia Begni, «porterà successo, visibilità e aggregazione umana. Il cuore, oltre alla piazza, è lo Spazio Viva Vittoria a Busto. Sognatelo. Deve essere un negozio in cui ciascuno può bussare ed entrare e lì arriverà la magia. Perché le persone attorno ad un tavolo tirano fuori i problemi e condividono le loro esperienze. Diventerà il centro della vita».

La “casa” di Viva Vittoria

A Busto Arsizio, Viva Vittoria ha il suo quartiergenerale nello Spazio Arte Carlo Farioli di via Pellico, dove ogni mercoledì pomeriggio, tra le 16 e le 19, le volontarie e i volontari del gruppo hanno iniziato a lavorare a maglia ma anche tessere relazioni e raccogliere coperte quadrate. «Dopo la bellissima manifestazione a Varese, abbiamo avanzato la candidatura di Busto – racconta Elisa Dorisi, tra le promotrici del gruppo – da lì è stata un’escalation in positivo, con un riscontro pressoché immediato e bellissimo. Ci stanno inondando di quadrati bellissimi». A dare forza al gruppo anche la delegazione bustese dell’Associazione Punto Croce e I Lions Club. «Da anni abbiamo microprogetti di laboratori inclusivi per attività di lavoro manuale – aggiunge Giovanna Massironi, altra colonna del gruppo – farlo insieme è molto bello e ricorda lo spirito del cortile di una volta, dove si creava un senso di comunità. C’era già una rete con altre realtà territoriali, come l’Istituto La Provvidenza, e la risposta è stata talmente appassionata che personalmente non l’ho mai vista in altre iniziative in città». Lo ribadisce anche Rita Monari, in rappresentanza dei Lions Club Castellanza Malpensa e Olgiate Olona: «Una catena umana straordinaria».

Il sostegno del Comune

«Viva Vittoria è un progetto che coniuga la lotta alla violenza sulle donne con un’altra lotta, quella contro i tumori al seno – sintetizza l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni – battaglie ingenerose, che ci colpiscono come persone ma soprattutto come donne e devono vedere nei cittadini una rete di sostegno. Perché quando si crea una rete, e non si è da soli, il nemico si affronta meglio». Quello dell’appuntamento del 22 ottobre 2023 è «un primo passo, importante – sottolinea l’assessore Reguzzoni – il prossimo sarà trovare una “casa” per Viva Vittoria. Nel frattempo nella città del tessile chiediamo materiale, soprattutto filato, per poter realizzare le coperte. Per ora lo si può lasciare in via Roma, nella sede del mio assessorato. E spero che si instauri questa bellissima partecipazione e che serva per affrontare tante battaglie. Siamo donne, siamo bustocche, difficilmente ci si può fermare». Al suo fianco c’è l’assessore Salvatore Loschiavo, in doppia veste anche come rappresentante dei Lions, che sottolinea che «l’unione fa la forza».

Le collaborazioni

Il ricavato del progetto Viva Vittoria, che si pone come obiettivo l’esposizione in piazza San Giovanni («almeno mille coperte»), verrà devoluto alla Lilt, che «acquisterà un ecografo – annuncia Cinzia Zaffaroni – da collocare nell’ambulatorio per la diagnosi precoce del centro “Angelo Girola” di Busto». Ma l’associazione, protagonista degli eventi dell’Ottobre Rosa, promuove l’iniziativa anche per l’«aggregazione terapeutica» che stimola. Tra le collaborazioni attivate, anche quella con la Casa circondariale di Busto Arsizio: «Abbiamo aderito e sosteniamo questa bellissima iniziativa – Rossella Panaro, comandante della Polizia penitenziaria del carcere – tra i nostri volontari anche un poliziotto vicino alla pensione, che ha preso in mano l’uncinetto per la prima volta ed è quello che più di tutti ha prodotto i quadrati». Dall’assessore Paola Reguzzoni arriva un appello a seguire l’esempio dei volontari che sono già al lavoro: «Anche per chi non è esperto c’è la possibilità di avvicinarsi per imparare un’arte che fa parte della nostra tradizione. Ringrazio giovani e diversamente giovani, e conto di vedere tante mie con cittadine giovani che possano imparare a sferruzzare. È un momento di aggregazione intergenerazionale».

busto arsizio viva vittoria – MALPENSA24