LEGNANO – Una splendida corona turrita come simbolo del centenario che riporta lo stemma di Legnano e la città suddivisa in Contrade, con gli stemmi di ciascuna: è il “peso” che si aggiudicherà la Contrada vincente del Palio di Legnano per l’edizione 2024, cento anni dopo l’elevazione di Legnano a Città (nella foto sopra). Insieme con esso, per l’occasione saranno assegnati anche un medaglione e uno stendardo speciali (sotto).
Il peso si intitola “Civitas” ed è l’opera raffinatissima in argento (del peso simbolico di 1176 grammi) di quattro studenti dell’Accademia di Brera, Chiara Capuana, Sergio Di Bella, Noemi Roccella e Ettore Vezzosi, prossimi alla laurea o già laureati; alla sua realizzazione ha contribuito Norberto Albertalli, presidente della Fondazione Gatta Trinchieri. La presentazione è avvenuta oggi, lunedì 22 aprile, nella Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni in apertura della settimana che culminerà con la Traslazione della Croce e l’emissione del bando sabato 27, precedute venerdì dall’inaugurazione alle ore 18.00 della mostra in Sala Stemmi di una tela di Hayez conservata all’Accademia che da 35 anni non viene esposta al pubblico e alle 21.00 dal concerto della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri al Teatro Tirinnanzi.
Biglietti disponibili dal 3 maggio
Mercoledì 1° maggio, poi, le otto Contrade cittadine apriranno le porte nella Giornata dei Manieri aperti, mettendo in mostra in un percorso comune il loro patrimonio, ovvero i costumi della sfilata storica, con visite guidate e materiale sulle attività svolte da ciascuna; servizio navetta gratuito di trenini per 20 persone alla volta, mentre dal Castello partirà anche un giro delle Contrade in bicicletta. Dal 3 maggio sarà aperta la biglietteria per assistere allo stadio al corteo storico e al Palio delle Contrade di domenica 26, quando in centro, al Parco Falcone Borsellino, saranno allestiti un villaggio medievale e un maxischermo con immagini in diretta dal campo di gara.
Garavaglia: «Evento da portare alla ribalta nazionale»
Come ha osservato la presidente della Fondazione Palio, Maria Pia Garavaglia, «il Palio di Legnano (ma lei preferisce chiamarlo Carroccio, nda) merita di diffondere il suo messaggio di carattere culturale fuori dalla città, oltre che di coinvolgere anche quei legnanesi che ancora non lo conoscono. Il Palio del centenario è già bello come titolo, ho la passione di farlo diventare un evento di carattere nazionale. E in questo senso ha colmato una lacuna a livello nazionale il Festival di letteratura storica».
Con la presidente erano presenti il consigliere della Fondazione Alberto Romanò e il vicepresidente, Luca Roveda, che ha sottolineato «l’incrementato dei partner, che non ci danno soltanto supporto economico». Il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci ha poi ufficializzato la grafica dell’edizione di quest’anno che punta su tre pilastri: le Contrade, la passione per la corsa dei cavalli, il contesto storico e culturale della sfilata. Da qui i claim “ViviAmo Palio-1176 emozioni, una sola passione”, CresciAmo VestiAmo CorriAmo Palio con testimonial, fra gli altri, otto giovani e giovanissimi contradaioli con i rispettivi colori.
Radice: «Tradizione che ci fa grandi con la cultura»
«Anche la tradizione del Palio, unica in Italia, ha fatto grande Legnano – ha osservato il sindaco, Lorenzo Radice – Da tre anni con la Fondazione è stata fatta una scelta i cui risultati si cominciano a vedere, dalla quantità di sponsor agli eventi culturali, al lavoro della Fondazione per far salire di livello la proposta culturale, che ha ricevuto perfino il riconoscimento del Parlamento europeo. Altre città con il Palio magari sono più brave a farsi pubblicità – ha aggiunto – ma non hanno il patrimonio delle Contrade e il nostro livello culturale».
Fra gli aggiornamenti del programma di quest’anno, il Palio in Rosa per la prevenzione senologica domenica 12 maggio con Humanitas al Castello Visconteo con esposizioni e proiezioni dalle 14.30, una tavola rotonda dalla prevenzione alla ricerca senologica alle 15.00 e alle 16.00 una sfilata delle castellane e delle testimonial del progetto Sorrisi in Rosa di Humanitas.
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