OGGIONA CON SANTO STEFANO – I 200mila euro arrivati a Oggiona con Santo Stefano da Regione Lombardia per l’emergenza Covid verranno destinati per la riqualificazione dell’area antistante il Palazzo Comunale. Diciassettemila serviranno per acquisire la sede dell’Associazione Nazionale Combattenti Reduci di via Roma. Sono queste le due più importanti manovre contenute nella variazione di bilancio approvata dal Consiglio Comunale di giovedì sera, 28 maggio. Iniziative condivise, ma non proprio da tutti. La minoranza prende le distanze.
I progetti
Il Consiglio dà l’ok e ora i progetti possono prendere forma. Una bella somma, quella di 200mila euro, messa sul piatto per sistemare la parte di fronte al Palazzo Comunale, destinata ai lavori per rimettere a nuovo il parcheggio che verrà abbellito e aumenterà i posti auto a disposizione. Anche la seconda iniziativa ha i toni del progetto ambizioso: il Comune ha investito 17mila euro per comprare la vecchia sede dell’Associazione Nazionale Combattenti Reduci, con l’obiettivo di ristrutturarla. Resta l’intenzione di mantenere lo spazio museale nel sotterraneo della sede e, anzi, si pensava di affidarne la gestione culturale alla Pro Loco e di spostare lì la tomba tardo-romana, attualmente conservata in municipio.
«E’ un’operazione che poteva essere fatta un anno fa – ha dichiarato in aula l’assessore all’Urbanistica e al Territorio, Piero Colombo – occasione ovviamente persa ma che il sindaco si impegna a recuperare in tempi rapidi, investendo in questa realtà con i fondi recuperati con la rinegoziazione dei mutui». E ha aggiunto: «Questo permetterebbe un rapido recupero del tempo perso e la fruizione dell’immobile».
Il no delle minoranze
Sono progetti che però non mettono tutti d’accordo. La minoranza ha espresso il suo dissenso di fronte alle proposte del consiglio, facendo sfumare le speranze espresse poco prima del voto dall’assessore Colombo: «Mi auguro che questo intendimento possa essere condiviso dalla minoranza consigliare», aveva detto durante la discussione l’assessore, «in quanto aldilà delle posizioni politiche credo che questo possa essere un reale punto di incontro tra maggioranza e minoranza, nell’interesse della storia di questo paese salvaguardando un immobile storico che ricorda persone che ne hanno fatto la storia».