VARESE – L’Arma celebra il 206esimo anniversario di fondazione senza festa e senza cerimonie. Alle 9 di questa mattina il colonnello Claudio Cappello, alla guida del comando provinciale varesino, e il prefetto Dario Caputo, hanno deposto una corona dall’alloro ai piedi del cippo sopra il quale sventola il tricolore nella caserma di via Saffi in memoria di tutti i caduti.
L’omaggio ai caduti
Al termine del momento di raccoglimento il comandante provinciale ha ricevuto i saluti del questore di Varese Giovanni Pepè e del comandante provinciale della guardia di finanza di Varese il generale Marco Lainati. Nessun picchetto, nessuna festa in stretta osservanza dell’austerità imposta dall’emergenza sanitaria ancora in corso.
Le parole del colonnello Cappello
«Oggi cade anche il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale – ha detto Cappello – Ci dispiace non poter celebrare questi anniversario insieme alla popolazione e alle autorità locali come sempre avvenuto, che rappresentano per noi la spinta a poter fare sempre meglio. Io sono soddisfatto e colgo l’occasione per ringraziare tutti i carabinieri del comando provinciale di Varese che in tutto l’anno hanno dimostrato un impegno veramente incredibile. E anche in questo momento particolarmente complesso, che ci ha visto affrontare la pandemia, non hanno mai avuto un attimo di esitazione conciliando le normali attività istituzionali di prevenzione al crimine con tutta un’altra serie di attività anche a supporto della popolazione». L’Arma, infatti, durante tutto il lockdown non ha soltanto garantito il rispetto delle norme anti contagio, ma ha distribuito pacchi alimentari a chi ne aveva bisogno, ha consegnato pasti a domicilio ai meno abbienti e agli anziani, ha fornito un servizio indispensabile di supporto e informazione ai cittadini.
Encomio solenne al capitano Russo
Cappello, al termine della breve commemorazione, si è quindi recato a Milano, insieme al capitano della compagnia di Gallarate Matteo Russo, che ha ricevuto un encomio solenne per essersi distintosi per una delicata operazione mentre era in servizio in Calabria. Quando ricopriva la funzione di comandante di sezione di nucleo investigativo in Calabria in una zona ad elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando eccezionale professionalità e straordinario intuito investigativo dirigeva partecipando personalmente una complessa attività d’indagine che permetteva di localizzare e catturare all’estero un pericoloso latitante esponente di una agguerrita consorteria di ‘ndrangheta fra i ricercati di massima pericolosità in ambito nazionale.
Un anno di attività
Nel corso degli ultimi 12 mesi i militari del comando provinciale di Varese hanno perseguito 26.023 reati, di cui 3.681 scoperti. Gli arresti sono stati 399, mentre le denunce sono state 7.784. Il bilancio dell’attività svolta mostra un flessione del 20% dei reati denunciati. Sul dato influisce, ovviamente, il lockdown di tre mesi da poco conclusosi. Sul fronte dei controlli mirati a far rispettare le misure anti contagio i carabinieri varesini hanno controllato 47.193 persone, sanzionandone 2.171 . Sono stati infine 4.878 gli esercizi commerciali controllati, con 14 titolari sanzionati.