Allagamenti dell’Olona: prove tecniche di protezione civile al Castello di Legnano

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LEGNANO – Ripartono le esercitazioni della Protezione Civile legnanese “Alberto da Giussano”, per essere pronta a servire la città in ogni emergenza. A cominciare da eventuali alluvioni e allagamenti. Il piano formativo, sospeso dallo scorso febbraio per l’emergenza Covid, è stato rivisto per garantire comunque entro l’anno tutte le attività esercitative inerenti alle varie specializzazioni: fra queste, quella idrogeologica, a cui è stata data priorità in relazione ai fenomeni metereologici tipici di questo periodo e che nei giorni scorsi hanno visto il livello del fiume Olona salire rapidamente in seguito a violenti acquazzoni. Svolta nella mattina di ieri, domenica 14 giugno, sul terreno alle spalle del Castello Visconteo, la prima esercitazione “post coronavirus” ha coinvolto una cinquantina di volontari, fra i quali i nuovi 30, e tutte le attrezzature disponibili. Le attività hanno compreso l’acquisizione di acqua dall’Olona con le pompe, lo sversamento per livelli diversi, l’attivazione di manicotti; seguiranno nei prossimi mesi prove di montaggio di campi tenda, la ricerca di persone con l’ausilio di GPS per l’orientamento, corsi per la guida dei fuoristrada e l’uso delle attrezzature di bordo e altri aspetti inerenti ai rischi del territorio.

Prandoni: «Trenta nuovi volontari in eredità dall’emergenza Covid»

legnano protezionecivile esercitazioni emergenzaPer il presidente della ProCiv di Legnano, Giuliano Prandoni, assistito per l’occasione dal vice Andrea Cerbone, dal “formatore” Gabriele Baroni e dai responsabili per l’idrogeologia Davide Prandoni e Gianluca Mendicino, «le prove hanno visto impegno, senso di squadra, socialità. Vorrei cogliere anche questa occasione per ringraziare i tantissimi cittadini che si sono offerti par aiutare le persone fragili durante l’emergenza Covid, di cui una trentina sono entrati a far parte attiva del nostro gruppo. La missione del volontariato di protezione civile – ha proseguito Prandoni – è sì il supporto nei grandi eventi cittadini e nelle emergenze, ma questi mesi hanno fatto emergere anche quella di portare soccorso tutti i giorni, durante tutto il giorno, a coloro che ne hanno bisogno. Le centinaia di assistenze telefoniche informative e di conforto, la gioia negli occhi di quelli a cui si portano viveri e medicinali, lasciano emozioni impagabili. Ma questo Covid ci ha insegnato un’altra cosa importantissima: l’importanza dell’integrazione con altre associazioni, con le Caritas, con le istituzioni, con la Croce Rossa, per poter essere sempre vicini alle persone in difficoltà, cercando di non dimenticare mai nessuno. Dobbiamo tutti essere capaci di far tesoro di questa esperienza, che dovrà costituire un punto di partenza per un disegno di protezione civile più ampio, fatto non solo di tende, motopompe, motoseghe, torrifaro, ma anche di reciproci, costanti rapporti tra tutte le istituzioni e le organizzazioni che operano sul nostro territorio».

Cerbone: «Idrogeologia la nostra distinzione»

legnano protezionecivile esercitazioni emergenza«Partiamo per una serie di esercitazioni – aggiunge il vice presidente Cerbone – che toccheranno diverse specializzazioni. La prima cosa che dobbiamo fare è agire in sicurezza. La specializzazione idrogeologica è la principale ed è la nostra distinzione. Come successo nello scorso anno, con l’esondazione dell’Olona che creò problemi in corso Magenta, e come succede in questi giorni, il lavoro di spostamento di acqua e riduzioni di portate sono la nostra mission».

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