Aler deve più di un milione di euro al Comune di Busto. Forse

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BUSTO ARSIZIO – Aler deve dei soldi al Comune di Busto. Quanti? Parecchi secondo alcune indiscrezione. C’è chi dice, infatti, più di un milione di euro. Importo dovuto dagli affitti che l’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale riscuote nelle gestione delle case “popolari” comunali che, sulla base di una convenzione, gestisce. Ma il condizionale è d’obbligo. Poiché anche il Comune ha una pendenza con Aler. In questo caso si tratta degli importi che Aler ha speso per gli interventi di manutenzione straordinaria sugli alloggi che gestisce ma di proprietà comunale. Insomma Aler e Comune sono allo stesso tempo creditori e debitori gli uni nei confronti dell’altro. Ora il problema è stabilire chi, a conti fatti, vanta il credito e chi invece dovrà estinguere il debito.

Dare e avere. Ma chi deve pagare?

Si tratta di conti e in sostanza di matematica. Quindi la cosa dovrebbe essere semplice. Ma non è così. Occorre fare un passo indietro. Al 2016, ovvero quando la precedente amministrazione, pochissimi giorni prima dell’elezione del sindaco Antonelli sottoscrive una convenzione con Aler nella quale affida la gestione del proprio patrimonio di alloggi popolari all’ente regionale. Le abitazioni comunali, che passano sotto la gestione Aler, sono poco meno di 400 che si vanno a sommare ai 1400 di proprietà diretta di Aler. Insomma, quasi un piccolo paese.

La convenzione, tra le varie cose, prevede che Aler giri al Comune di Busto i canoni d’affitto relativi al patrimonio comunale. Ma anche che il Comune corrisponda le spese per gli interventi, superiori ai 5 mila euro, di manutenzione straordinaria e che Aler ha eseguito per mettere a norma gli alloggi che ne avessero la necessità prima di essere assegnati. Ma è proprio qui che sta il problema. O meglio, una serie di problemi. Il primo è dovuto al fatto che l’equiparazione tra quanto Aller deve al Comune, e viceversa, sia ancora da fare o forse è in corso. La seconda questione è che Aler deve sì girare gli affitti al Comune, ma solo quelli effettivamente riscossi. E quando si parla di alloggi popolari, i casi di morosità e mancanti pagamenti non sono certo un’eccezione. Ciò significa che a fronte dei mancati introiti le cifre dovute sulla carta non devono essere corrisposti. Insomma non si sa bene chi deve dare o ricevere, ma soprattutto quanto.

E prima di poter stabilire cifre esatte e quale ente, Comune o Aler, sia debitore o creditore bisogna prima fare un’approfondita ricognizione su affitti non pagati dagli inquilini, casi di morosità, ma anche sui lavori eseguiti e che Aler dovrà giustificare e documentare. Ciò significa che a somme tirate, potrebbe anche essere vero il contrario, cioè che a versare i soldi ad Aler dovrà essere il Comune.

E’ sempre emergenza alloggi

Ma quello contabile non è certo l’unico problema. L’altro, ben più grave, è quello dell’emergenza alloggi. Che a Busto continua a esserci e che il patrimonio complessivo disponibile non riesce a soddisfare. E in questo caso il termine “disponibile” non è riferito al numero complessivo di appartamenti di edilizia popolare. Delle quasi 2000 abitazioni, tra quelle di Aler e quelle del Comune, una parte non può essere assegnata. C’è chi dice che gli alloggi “congelati” siano oltre i cento. E anche qui c’è più di un motivo. In alcuni casi, non pochi, è perché gli immobili necessitano di interventi di manutenzione. Alcuni di questi, non tanto dovuti alle condizioni in cui versano, ma per via delle nuove normative. Altri alloggi invece, non possono essere assegnati poiché troppo piccoli rispetto alle necessità. In altre parole ci sono appartamenti potenzialmente disponibili, ma che, per la metratura ridotta, non possono ospitare ad esempio famiglie che ne hanno fatto richiesta.

Insomma un bel problema al quale gli uffici competenti di Palazzo Gilardoni e Aler stanno lavorando.

 

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