Gallarate, Forza Italia c’è. Mucci: “Fratelli d’Italia inopportuni. Avanti con Cassani”

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Il Municipio di Gallarate; tra Forza Italia e Fratelli d'Italia c'è tensione

GALLARATENicola Mucci, già sindaco per due mandati, attuale commissario cittadino di Forza Italia: a Busto Arsizio il centrodestra è in fibrillazione. E a Gallarate?
“La situazione complessiva merita una seria riflessione. Tutti quanti siamo chiamati a un esame di maturità, in primo luogo gli amici di Fratelli d’Italia. A livello provinciale sono stati raggiunti dei precisi accordi. Alcuni hanno dato seguito alle decisioni assunte. Altri non sembra intendano lavorare con spirito collaborativo”.

Il riferimento è a Fratelli d’Italia. Perché?
“Ho letto alcune dichiarazioni di Giuseppe De Bernardi Martignoni che tira in ballo Gallarate in relazione agli accadimenti di Busto. E’ un crescendo: se continua così, tra un paio di settimane dichiarerà guerra alla Grecia e all’Albania”.

A Gallarate, invece?
“Il centrodestra sta concludendo il lavoro sul programma amministrativo del sindaco Cassani. Il quale mi pare abbia capito, con grande senso di responsabilità, quale debba essere il percorso condiviso della coalizione. Fino a risolvere in naniera attenta il discorso della lista che avrà il suo nome e delle liste che lo sosterranno”.

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Nicola Mucci

Fratelli d’Italia vi chiede di rivedere le vostre richieste.
“Non riesco a contestualizzare questa affermazione di De Bernardi Martignoni. Non capisco a cosa si riferisce. A meno che, invece di contribuire a creare un clima di distensione tra gli alleati, si diverta a organizzare un inopportuno scontro politico”.

Mucci, forse c’entra sempre Busto Arsizio: se Forza Italia “strappa” a Busto, è probabile l’effetto domino. Che ne dice?
“Mi sembra che quella bustocca sia una situazione fortemente legata a dinamiche cittadine. Pensare di estendere queste stesse dinamiche al contesto provinciale credo sia sbagliatissimo. Anche se…”.

Anche se?
“Mi permetto di dare un consiglio non richiesto. E cioè, l’esercizio di una leadership non si ottiene facendo la voce grossa o a scazzottate. La leadership deve essere innanzitutto riconosciuta dai tuoi interlocutori”.

Messaggio chiaro per Emanuele Antonelli?
“Io noto che a Gallarate, Andrea Cassani ha ora adottato un atteggiamento di profonda collaborazione tra le forze politiche e i soggetti portatori di consensi, determinanti per affrontare una campagna elettorale”.

Senta Mucci, non è che Fratelli d’Italia viaggi sull’onda dell’entusiasmo dei sondaggi che la danno in crescita?
“Quando parlavo prima di maturità e senso di responsabilità era appunto riferito al partito di Giorgia Meloni, che prima era forza comprimaria all’interno del centrodestra. Ora ha un ruolo di prim’attore anche con candidature importanti. La sua leadership deve essere riconosciuta, non imposta. Giusta l’intransigenza di etica, principi, valori, ma bisogna anche essere capaci di fare sintesi politica tra le altre componenti e l’elettorato. Questo alla luce di un candidato che nel 2006 raccolse 18mila preferenze: non tutte erano di centrodestra”.

Le tensioni nazionali toccano inevitabilmente anche le periferie. E’ così?
“Diciamo che molto dipende dall’atteggiamento e dal senso di responsabilità delle persone che agiscono in sede locale. Qui è determinante concentrarsi sul risultato, non sulle primogeniture e sui personalismi”.

In conclusione, Forza Italia a Gallarate rimane nel centrodestra?
“Stiamo completando la lista, inserendo anche nomi nuovi accanto a candidati di esperienza. Io non ci sarò, ma cercherò di essere utile alla causa, contribuendo a rigenerare un partito che, dobbiamo riconoscerlo, ha tante pecche e tanti problemi ancora aperti. Un partito chiamato a una seria autocritica per continuare a contare nel contesto nazionale e, per quanto ci riguarda, cittadino”.

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