Busto, Antonelli pensa già al suo domani. E a cambiare uomini e donne in giunta

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BUSTO ARSIZIO – La mossa del cavallo. Per superare questo momento di difficoltà politica e per riposizionarsi in vista del secondo mandato. E’ questo ciò che ha in mente il sindaco Emanuele Antonelli, che dopo aver visto crollare i riferimenti politici berlusconiani, si è ritrovato a rosolare nel cul de sac leghista. Posizione a lui poco congeniale. Ma rispetto alla quale il primo cittadino deve fare buon viso a cattiva sorte. E muoversi con cautela.

Toc toc

Se la situazione politica bustocca fosse una partita di calcio, si potrebbe dire che il sindaco, dopo aver giocato il primo tempo indossando la maglia azzurra di Forza Italia, ora stia tentando di restare in campo, ma con la casacca verde della Lega. Più di una voce, infatti, sussurra che Antonelli abbia già sondato in casa Carroccio il sentiment leghista su una sua eventuale riconferma. Incassando al momento un “se ne riparla più avanti. Molto più avanti”. Un rimando diplomatico. Per non spiattellare che nella Lega bustocca, ora come ora, non sono molti a voler puntare un soldo sull’Antonelli bis.

Antonelli che giustamente sta riorganizzando per tempo la “sua” lista, quella del sindaco, che è stata decisiva alla sua elezione. E che in questi due anni ha dimostrato di avere le porte girevoli, poiché tanti sono entrati e usciti. Solo Paolo Genoni ha dimostrato di tenere il punto della situazione e della posizione.

Gente con la valigia in mano

In consiglio e in giunta la situazione in questo momento appare molto fluida. E sono in molti ad avere la valigia in mano. In consiglio. Certamente Busto Grande. Che di fatto i bagagli non li ha mai disfatti: sono stati in maggioranza, per poi passare tra i banchi dell’opposizione, ma con continue puntate (a colpi di voti a favore) a favore di chi comanda la baracca. E ora, la compagine che in consiglio conta su Paolo Efrem, è pronta a confluire in Busto Ideale, il gruppo consiliare si sta coagulando attorno Alberto Armiraglio e che altro non è che l’emanazione locale della creatura politica voluta da Attilio Fontana e guidata da Giacomo Cosentino. Anche se qualcuno ha storto il naso sul riposizionamento di Busto Grande. Due le cose che hanno fatto drizzare le antenne: l’ambizione di Matteo Sabba, voce extra consiglio del gruppo, ad avere una delega da assessore e il fatto che sono in molti a considerare il nuovo posizionamento del gruppo di Efrem come il “cavallo di Troia” del sindaco.

Il gioco della sedia in giunta

La fluidità in sala consiglio suggerisce cautela in giunta. Tanto che molti parlano di rimpasto, ma al momento non tira aria di stravolgimenti. Anzi, l’unico cambio che potrebbe essere concretizzato a breve è la sostituzione del vicesindaco. Le cui deleghe potrebbero venire assegnate dal sindaco Antonelli proprio all’assessore leghista alla Cultura Manuela Maffioli. Senza altri scossoni. Isabella Tovaglieri, infatti, rimarrebbe ancora in sella all’Urbanistica fin dopo le vacanze. Quando si potrebbe davvero aprire il valzer. E dove, come al solito, le sedie a disposizione saranno sempre in numero inferiore ai pretendenti. Fino ad allora tutti gli assessori, non leghisti, rimarranno sulla corda. Quelli di Forza Italia più di altri e tra gli azzurri i nomi più rischio, nel senso che potrebbero cambiare, sono quelli di Alessandro Chiesa e Miriam Arabini. Per ragioni diverse. Di certo però molto dipenderà dall’assetto del consiglio, da quanto i gruppi in via di formazione saranno più o meno vicini al primo cittadino.

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