BUSTO ARSIZIO – Non si vede, ma si muove. E i primi segnali potrebbero già arrivare tra qualche settimana. Stiamo parlando dell’area delle Nord, rimasta congelata nel degrado e nell’abbandono per decenni e che ora sembra davvero sul punto di rifiorire. Certo non uno schiocco di dita. L‘assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani però è ottimista, poiché qualche asso nella manica ce l’ha. Anche se dice poco o nulla. Ovvero: «A breve alcuni investitori potrebbero presentare i primi master plan riguardanti interventi importanti sull’area. E’ presto per sbilanciarsi, ma credo si possa parlare di una progettualità che interesserà buona parte di quella zona di città. Circa il 50 per cento».
Alzare lo sguardo
E’ chiaro che il recupero dell’area delle Nord cambierà il volto di Busto Arsizio. Intervenire in maniera massiccia su quel comparto, infatti, significa sanare la “frattura” 
creata dalla ferrovia, ma anche la ferita del degrado. Ma questo non può essere l’unico obiettivo. Come spiega l’assessore Mariani: «E’ vero che si va a ripensare una porzione di città, ma è anche vero che nel farlo dobbiamo alzare lo sguardo e guardare oltre i nostri confini. Mi riferisco al rilancio immobiliare di Busto, che per posizione logistica e tutta una serie di fattori può davvero diventare appetibile per chi cerca una casa inserita in un contesto dove non mancano servizi, collegamenti e qualità della vita».
I punti di riferimento a cui guardare sono Milano e l’area di Malpensa: «Davvero Busto potrebbe essere la prima scelta per chi vuol venir via da Milano, senza allontanarsi troppo dalla metropoli e con la possibilità di investire in un’abitazione più grande, ma meno costosa rispetto al capoluogo. Oppure penso a chi lavora all’aeroporto e nella zona limitrofa che, non dimentichiamolo, si sta continuamente sviluppando con insediamenti importanti. Penso alla sede Vodafone e al centro commerciale di Vizzola».
Comoda, collegata e meno cara
L’assessore sta quindi lavorando su più fronti: «Certo, l’area delle Nord. Solo qualche giorno fa ho incontrato il presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli, poiché anche la stazione, con lo sviluppo del contesto, non può certo restare com’è. Credo che vada pensata come un polo in grado di offrire anche una serie di servizi. E poi stiamo studiando come intervenire sulle aree che saranno pubbliche e che ospiteranno quella che ormai tutti chiamano promenade o parco lineare». Ma non solo. Il rilancio della città passa anche dalla convenienza che possono trovare o meno gli investitori. «Busto è tra le città più importanti di tutta la zona è quella che ha gli oneri di urbanizzazione più bassi. Non lo dico io, ma un’analisi che abbiamo fatto fare e che ha considerato Varese, Gallarate, Legnano e Parabiago. Si tenga poi conto che il prossimo 12 novembre in consiglio regionale verrà discussa la legge sulla rigenerazione urbana, che ha quale obiettivo quello di dare strumenti che possano agevolare investitori e proprietari di immobili».