BUSTO ARSIZIO – Sono in tutto 679 i residenti a Busto attualmente positivi al Covid. Lo segnala il database dei contagi di ATS Insubria, ad oggi pomeriggio, 22 dicembre. Un dato che si avvicina sempre più a quelli della seconda ondata, che ebbe il suo picco nel mese di novembre 2020 con anche quasi 1.800 positivi simultanei in città. Ed è destinato ad aumentare ulteriormente, se si considera che solo nelle ultime 24 ore sono stati ben 182 i casi positivi tra i cittadini di Busto, sui 775 accertati in tutta la provincia di Varese, come segnalato dal report del contagio di questa sera, 22 dicembre.
Gli attualmente positivi
I dati di ATS mostrano una situazione di rapida e improvvisa impennata dei contagi Covid anche in città, come sta avvenendo in tutta la provincia di Varese, che dopo Milano è tra le aree più colpite in Lombardia da questa quarta ondata della pandemia. In soli due giorni si è passati dai 630 positivi di lunedì 20 dicembre ai 679 di oggi, 22 dicembre. Sono ancora lontani i massimi della seconda ondata, quando si era arrivati a toccare il numero di quasi 1.800 positivi, ma la dinamica di crescita dei contagi è molto forte, e quindi l’impressione è che i numeri potranno ancora aumentare. Nessun caso positivo invece nelle RSA, dove la pandemia aveva picchiato duro nella prima ondata.
In 9.500 con il Covid
Il dato si riferisce ai cittadini residenti che attualmente si trovano nella condizione di quarantena dopo un tampone positivo. Dall’inizio della pandemia sono stati 9.530 i cittadini di Busto che hanno contratto l’infezione, quasi il 12% della popolazione: di questi, 8.637 sono guariti, 214 purtroppo non ce l’hanno fatta e sono deceduti, mentre appunto 679 sono attualmente positivi. Stiamo parlando dello 0,8% della popolazione residente in città, ma se consideriamo le implicazioni di ogni singolo caso positivo, con le quarantene imposte ai “close contacts”, è facile immaginare come il contagio stia toccando una parte sempre più significativa degli abitanti di Busto Arsizio. Soprattutto se si considera che, dalle segnalazioni che arrivano, oggi servirebbero diversi giorni per poter effettuare un tampone molecolare in caso di positività di un contatto stretto.
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