A Busto parcheggi gratis per le auto elettriche, ma solo sulla carta

BUSTO ARSIZIO – Il danno, ovvero una multa ingiusta e anche la beffa: per non doverla pagare è necessario presentare il ricorso, spendere i soldi per la marca da bollo e anche il tempo per preparare e completare la pratica. Il tutto a fronte di una delibera che parla chiaro: l’auto elettrica non paga la sosta. Regola che c’è a Busto, ma evidentemente solo sulla carta.

Il fatto

Ma veniamo ai fatti. Semplici da descrivere e se si vuole neppure così eclatanti. Ma lampanti di come a volte le regole ci sono, vengono rispettate dai cittadini, ma non sono conosciute da chi dovrebbe saperle. La disavventura è capitata qualche giorno fa a una coppia di signori non residenti in città. Che sono venuti a Busto con la loro auto elettrica e l’hanno parcheggiata regolarmente in in posto a strisce blu, ma senza pagare la sosta poiché il mezzo è esente. Lo recita anche una delibera di giunta. Più precisamente la numero 59, intitolata “Adozione e provvedimenti per la promozione e agevolazione della mobilità sostenibile“.

Con tale documento l’amministrazione ha deliberato la possibilità di accesso ai veioli elettrici nelle ztl e il parcheggio gratuito demandando al dirigente di polizia locale l’adozione a l’applicazione di tale indirizzo.

Quasi quasi conviene pagare

E invece cosa accade nella Busto che invita i milanesi a venire a vivere in città? «Che – spiegano le due persone – siamo stati multati per non aver pagato la sosta nonostante la nostra auto elettrica». Ma non finisce qui, poiché una volta tornati alla macchina e con la multa ormai staccata i cittadini incrociano due agenti di polizia locale. E chiedono spiegazioni. «In effetti ammettono l’errore – continuano a raccontare – e approfondiscono la questione». Rintracciano l’ausiliario autore della contravvenzione, il quale si mette in contatto con la centrale. «E come risposta ci dicono che non avevamo esposto il bollino di Agesp. Spiegazione che ci ha lasciato sorpresi dal momento che non risiediamo in città, come sorpresi siamo rimasti davanti alla soluzione prospettata dalla polizia locale: fate ricorso».

Il verbale in questione è di 42 euro. E se, si tiene conto il tempo perso tra agenti, ausiliario e centrale, quello che ci vuole per presentare il ricorso e avere la risposta e i soldi da spendere in marche bolle, quasi quasi conviene pagare la sanzione. E per fortuna, come recita la campagna promozionale sulla città fatta a Milano, Busto è una città su misura. Di tutto forse, ma non per la auto elettriche.