A Busto un centro di ascolto sui disturbi dell’alimentazione. Sarà in via Tito Speri

Il fiocchetto lilla è il simbolo della lotta ai Disturbi dell'Alimentazione

BUSTO ARSIZIO – In via Tito Speri sorgerà un centro di ascolto sul tema dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione: è l’obiettivo fissato dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, che a pochi giorni dalla giornata nazionale del fiocchetto lilla ha ottenuto il via libera in giunta alle linee di indirizzo per il bando di assegnazione dell’immobile comunale all’interno del “quartiere Aler” di San Michele ad un’associazione che si occupa di queste patologie sempre più diffuse. Se lo aggiudicherà chi avrà il progetto più interessante per Busto.

Emergenza disturbi dell’alimentazione

L’amministrazione comunale intende infatti creare «un punto di ascolto che avrà l’obiettivo di indirizzare e supportare pazienti e familiari nel difficile percorso della malattia – si legge nella nota di palazzo Gilardoni – i Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN) costituiscono un’emergenza che colpisce tre milioni di ragazzi in Italia e decine di milioni di giovani e adulti nel mondo e, sempre più spesso, si manifesta anche tra i minori di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Il soggetto assegnatario dovrà essere un’associazione di volontariato o associazione di promozione sociale o una fondazione o un ente ente senza scopo di lucro che si occupi del trattamento dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione.

L’avviso pubblico

La giunta nella seduta di oggi, 20 marzo, ha approvato, su proposta dell’assessore Reguzzoni, «le linee di indirizzo per la predisposizione di un avviso pubblico volto a verificare l’interesse da parte di associazioni che si occupano dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione all’assegnazione dell’immobile comunale sito in via Tito Speri n. 17/D». Tra i criteri per la selezione, le attività svolte sia nel territorio del Comune di Busto Arsizio sia in altri comuni, negli ultimi 3 anni, nell’ambito del trattamento dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione e il progetto che l’associazione/fondazione intende attuare a seguito dell’assegnazione della sede, in sinergia con la rete di volontariato del Comune.

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