A Busto un corto per raccontare l’autismo nelle scuole. Progetti Fantasia lancia il crowdfunding

BUSTO ARSIZIO – “Out-ismo”: un cortometraggio sociale da portare nelle scuole come «strumento per avvicinare i bambini e i ragazzi al tema dell’autismo». È il sogno dell’associazione Progetti Fantasia, nata un anno fa dalla determinazione di Simona Lamperti, mamma di un ragazzo di 19 anni affetto da un disturbo dello spettro autistico, e in grado di coinvolgere già 50 persone tra ragazzi e genitori. La sceneggiatura del corto è pronta, ora la sfida è raccogliere i fondi per trasformare il sogno in realtà. L’obiettivo è «sensibilizzare i ragazzi rispetto al rapporto con i ragazzi autistici – rivela la presidente – una volta che si entra in contatto si può interagire e stare tutti insieme».

Quattro amici

Sono proprio quattro amici (al bar) che vogliono cambiare il mondo. La presidente di “Progetti Fantasia” Simona Lamperti ha coinvolto un suo compagno di judo ai tempi dell’infanzia, il regista e produttore Luciano Peritore, e un’amica di famiglia, Romina Cristallo, attrice e insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia di Sant’Edoardo (e ben consapevole del fatto che «le diagnosi dello spettro autistico sono in forte aumento nelle scuole»). I quali a loro volta hanno coinvolto un amico, il consigliere comunale Alessandro Albani, con cui hanno già realizzato un corto, “Ricominciamo“, ai tempi della ripresa post-Covid. Da questa “squadra” è partita la sfida: ora c’è la sceneggiatura e c’è il patrocinio comunale garantito dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni. Mancano “solo” le risorse per realizzare un prodotto professionale.

La sceneggiatura

Il corto, intitolato “Out-ismo”, sarà ispirato ad un fatto vero, capitato a Simona Lamperti quando ancora non aveva ricevuto la diagnosi di disturbo dello spettro autistico per suo figlio. «C’era un ragazzino scalzo e in pigiama che correva in mezzo alla strada nel freddo, tutti pensavano fosse drogato ma io avevo capito che c’era qualcos’altro, pur non sapendo ancora cosa fosse l’autismo. Scappava, e nel sentire le sirene dei soccorsi in arrivo si agitava ancora di più, poi arrivò la mamma, che non fece altro che inginocchiarsi e mostrargli il giubbotto, finché non si tranquillizzò e lo indossò, ma lei non lo abbracciò. Un episodio che mi è rimasto impresso». Da questa storia e dal confronto con Chiara Pigni, la psicologa si riferimento di Progetti Fantasia, Peritore ne ha tratto quella che Lamperti definisce «una bellissima sceneggiatura. Molto veritiera, con connotazioni legate al tema del bullismo e un finale che dà speranza».

La sfida del crowdfunding

Ora la sfida è raccogliere fondi e sponsorizzazioni per poter realizzare quello che per il regista Luciano Peritore è «un progetto ambizioso, con tutti i crismi di un prodotto cinematografico: 4-5 giorni di riprese e qualche settimana di post produzione». Sarà girato per le vie del centro di Busto Arsizio e il sogno del regista e produttore è di poterlo «presentare al BA Film Festival 2024». Nel cast ci sarà Romina Cristallo e non mancherà una comparsata di Alessandro Albani, che rivela: «Sono contento e onorato di dare il mio contributo alla causa di Progetti Fantasia». L’obiettivo è portare il corto nelle scuole: «Più colpisce a livello emozionale – sottolinea Peritore – più possiamo intercettare l’attenzione degli adolescenti per far capire l’importanza dell’inclusione». Lo spiega anche la psicologa Chiara Pigni: «Deve servire a muovere qualcosa a livello di mentalità. La rappresentazione non è una spettacolarizzazione ma un’occasione per vivere l’autismo “da dentro“. Solo se lo si comprende e lo si conosce, si cambiano le prospettive e i comportamenti di fronte ai ragazzi».

Da sogno a realtà

«Ho sempre pensato – ammette Simona Lamperti – che la cultura sia il vero canale per arrivare a tutti, e a tutte le età, per far entrare il mondo delle neurodivergenze in quello di tutti, e viceversa. Siamo onde di un mare grande dove ci siamo tutti». E nelle scuole Progetti Fantasia ci va già, e ha sempre avuto grandi gratificazioni: da Acof, dove diversi ragazzi incontrati nelle classi sono diventati volontari dell’associazione, alle scuole medie Galilei, dove «ci hanno chiesto di riproporre il percorso sensoriale». E allora non resta che donare: l’IBAN per un bonifico a Progetti Fantasia è IT68N0840450120000000002337. Tutte le info sul sito www.progettifantasia.it

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