MESENZANA – Un anno fa, il 24 marzo 2022, Mesenzana viveva il suo giorno più buio. Giada, 13 anni, e Alessio, 7 anni, venivano trovati morti dalla mamma, Luana Vivirito. Ad ucciderli il padre Andrea Rossin, 44 anni, incapace di accettare la decisione dell’ex compagna di sottrarsi (e sottrarre anche i bambini) alla morbosa gelosia del 44enne.
Un anno di dolore
La tragedia ha segnato, profondamente, la piccola comunità. Che tale si è dimostrata sin dal primo istante: proteggendo mamma Luana, ma anche il ricordo di Giada e Alessio, dalla curiosità degli sconosciuti. E si dimostrerà tale anche domani, venerdì 24 marzo, a un anno esatto dal dolore più grande quando si riunirà per ricordare Giada e Alessio.
Una panchina rossa per Giada e Alessio
Alle 11, davanti al Comune, sarà scoperta la panchina rossa (il simbolo della lotta contro la violenza di genere) voluta dall’associazione Anemos Lombardia e dal Comune. Una panchina dedicata a Giada e Alessio e anche ad Alessandra Camboni, 32 anni, anche lei vittima del padre che la uccise nel 2011 il giorno di Pasqua a coltellate. Alla cerimonia saranno presenti tutti: dal sindaco Alberto Rossi, a mamma Luana, ai compagni di scuola di Giada e Alessio che insieme canteranno Fiori di Chernobyl di Mr Rain, canzone che i bambini adoravano. Alle 20.30, infine, nella chiesa parrocchiale sarà celebrata una Messa a suffragio per questi angeli rimasti nei cuori di tutti.