Agesp Energia, via libera ma nervi tesi. Il sindaco di Busto: «Svendita? Bella operazione»

BUSTO ARSIZIO – «È una grande operazione, una bella operazione, tutt’altro che una svendita». Il sindaco Emanuele Antonelli lo dice con tono fermo e irritato, in risposta al consigliere di opposizione Santo Cascio, che aveva usato il termine «svendita» per definire l’operazione di cessione del 70% di Agesp Energia ad Acinque per 31,4 milioni di euro. «Non può permettersi di dirlo» lo rimprovera Antonelli. Poi a provare a calmare gli animi arriva un inedito Max Rogora (FdI) in versione «camomilla» (copyright Gigi Farioli): «Sindaco, non si innervosisca, è un’operazione eccellente».

L’accusa: «Svendita»

Ormai è un classico, e anche nel dibattito in sala esagonale sulla vendita del 70% di Agesp Energia non manca il solito battibecco tra l’opposizione e il sindaco Antonelli. Stavolta a far infuriare il primo cittadino è il consigliere civico di centrosinistra Santo Cascio, che più tardi, nel corso dell’acceso dibattito sull’Accordo di Programma per il nuovo ospedale, ribadirà la sua tesi sul «caratteraccio» di Antonelli. Su Agesp Energia, oltre a parlare di «svendita», la sua accusa è di «mancanza di chiarezza e approccio non trasparente – le parole di Cascio – dovevate dire di essere stati costretti a vendere». E poi fa riferimento al caso del “supercondominio” di Sant’Anna: «Utenti lasciati a spasso da Agesp Energia».

La risposta piccata del sindaco

Il sindaco Antonelli non ci sta e risponde alzando i toni (tra i brusii di disapprovazione del pubblico, in gran parte in attesa della discussione sull’ospedale): «Forse non è connesso quando parla, ma svendere è una brutta parola. L’abbiamo già detto, ma fa finta di non ricordarsi che, dopo la crisi energetica causata dalla guerra, per comprare il gas bisogna anticipare in contanti o in fidejussioni, invece che pagare sei mesi dopo come era abituata a fare Agesp Energia. E che la rete di teleriscaldamento è satura, e Busto non ha 20-30 milioni da investire per potenziarla. Ora con un socio forte come Acinque potremo comprare il gas con tranquillità, sfruttando il loro potere d’acquisto». Su Sant’Anna il sindaco taglia corto: «Agesp Energia non ha mai lasciato indietro clienti che pagano». Del resto, nell’illustrare l’operazione, Antonelli aveva rimarcato che «è indubbio che Agesp Energia fosse ben gestita e abbia superato la particolare fase (della crisi), ma in futuro? Il 70% a un partner industriale è per rafforzare la società, renderla in grado di gestire i nuovi scenari e dotarla di aspettative di forte crescita e di ulteriori servizi ai cittadini per la transizione energetica».

Le posizioni

«Un processo irreversibile» lo ha definito il direttore generale Gianfranco Carraro, presente in aula, ricordando il precedente tentativo di vendita del 2017 e l’evoluzione legislativa del settore. La maggioranza ancora una volta è compatta: per Matteo Sabba (Lista Antonelli) Agesp Energia «rischiava di essere un giocattolo pericoloso», mentre per Luca Folegani (FdI) sono «una grande vittoria i 6 anni di tutela dei dipendenti», ma anche «la scelta di lasciare la presidenza di Agesp Energia alla città di Busto» (negli accordi, la nomina sarà mantenuta in capo ad Agesp Spa). Dall’opposizione anche il Pd si esprime «su posizioni critiche», come spiega il capogruppo Maurizio Maggioni: «Abbiamo chiesto il massimo controllo pubblico per tutelare il teleriscaldamento e i suoi utenti a Busto, è la nostra preoccupazione». Favorevole invece l’ex sindaco Gigi Farioli (PRL), che smentisce Cascio: «È stato un processo con grande partecipazione trasparente e rispetto del consiglio comunale. Sarei disonesto intellettualmente se votassi non coerentemente con l’altra volta. Ma – il monito di Farioli per il futuro – sia la prima parte di un processo strategico di valorizzazione dell’intera Agesp Spa». E il riferimento è in particolare alla prossima sfida sul futuro di Agesp Attività Strumentali.

Il voto

Alla fine il voto è chiaro: 16 favorevoli (centrodestra e PRL), 5 contrari (Pd, Cascio e Fiore), assente BaC. Ora tocca ad Agesp Spa finalizzare la cessione ad Acinque. Gli introiti, promette il sindaco Antonelli, verranno «destinati a investimenti che aumentino il valore patrimoniale del Comune». Gli esempi? Neutalia e il forno crematorio da gestire come servizio.

busto arsizio agesp energia – MALPENSA24