Giuseppe Agnesina porta a Inarzo la Gallarate di una volta con “Il Paciarisott”

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INARZO – La Gallarate di una volta sarà protagonista dell’appuntamento di aprile della rassegna “Incontro con l’autore” promossa dall’assessorato alla cultura di Inarzo. Ospite Giuseppe Agnesina con Il Paciarisott, che narra episodi di vita vissuta in una città così diversa da quella di oggi. L’appuntamento è per giovedì 11 aprile alle 21 al salone dell’Oratorio in via Vanetti 5 ad ingresso libero. Modera la serata Emiliano Pedroni.

L’autore

Giuseppe Agnesina, classe 1948 di Gallarate, entra nel mondo del lavoro a 21 anni, dopo aver prestato servizio militare nell’Aeronautica nella specializzazione Vam: un’esperienza che gli segnerà la vita. Ha sempre lavorato nel settore commerciale per aziende multinazionali. Una volta raggiunta l’età della pensione si dedica a tempo pieno alla sua prima indiscussa passione: la scrittura, imperniata su racconti e poesie. Pubblica i suoi primi libri con una piattaforma online: Le fila…stronche dello zio Beppe (2014), Chi siamo noi?… Vam! (2015), Noi fratelli Vam (2018), Rimeggiando (2019), Milena (2020), Lacrime d’amore (2021), Lettere al Paradiso (2021), Il volo della mente (2022), Tra cuore e anima (2022).

La Gallarate di una volta

Quindi nel 2023 il primo libro pubblicato da un editore, il varesino Macchione: “Il Paciarisott – Ricordi della Gallarate d’un tempo”. Volume in cui l’autore descrive episodi della propria gioventù che si dipanano dagli anni ’50 fino ai primi anni ’70, da piazza Libertà alla gita a Santa Caterina del sasso. L’autore rimane anche saldamente ancorato alla casa paterna di via Campo Sportivo, dove intrecci di grande storia si mescolano alla piccola senza mai prevaricarla. Qui sta tutto il cuore del libro che trasuda di riconoscenza: Agnesina descrive le vicende della propria adolescenza senza troppe indulgenze, perdonandosi talvolta in nostalgie. L’autore trascina il lettore dentro pagine vive in cui alla quotidianità fa da contrappunto la goliardia e dove i protagonisti non sono personaggi ma persone vere. Come vere sono le emozioni che coinvolgono direttamente chi scrive: si intuisce così che di quegli anni e della “sua” Gallarate Giuseppe Agnesina ne va giustamente orgoglioso.

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