Tassa di soggiorno a Gallarate, BBVarese: «Un aiuto contro l’abusivismo»

gallarate tassa soggiorno b&b

GALLARATE – «L’introduzione della tassa di soggiorno è senza alcun dubbio un passo importante per responsabilizzare gli amministratori e la polizia locale nel contrasto all’abusivismo nel settore degli affitti brevi». A dirlo è Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione BBVarese, a margine del consiglio comunale di Gallarate dello scorso martedì che ha ribadito l’introduzione dell’imposta per i turisti che pernottano in città a partire dal primo aprile.  

Contro l’abusivismo 

Dal Ferro dice di avere seguito in streaming la seduta e di aver «notato alcune inesattezze» negli interventi, in particolare da parte delle opposizioni che chiedevano la revoca della tassa di soggiorno. «Contrariamente a quanto affermato – spiega – è molto difficile per le autorità competenti entrare in casa di un host abusivo e dimostrare che sta esercitando. Trattandosi di privati, non compaiono sui portali con nome e indirizzo, rendendo quasi impossibile l’identificazione. Inoltre, alcuni portali online accettano, o meglio accettavano, qualsiasi annuncio senza alcuna verifica, proteggendo i loro inserzionisti e non pubblicando informazioni identificative come nomi, indirizzi e numeri di telefono. I vigili sono l’entità demandata ai controlli e l’unico modo che hanno per scovare un abusivo è fingersi turisti e prenotare un soggiorno, presentandosi poi in casa dell’interessato. Ma anche questo metodo non è sempre efficace, in quanto alcuni giudici di pace hanno dato ragione ai ricorsi di host abusivi, sostenendo che il turismo degli affitti brevi fosse regolato solo dallo Stato e non dalle leggi e dai regolamenti regionali».

Danneggiano tutti 

Il portavoce provinciale dei bed and breafkast ricorda che «fortunatamente l’Europa ha adottato il DAC 7 a partire dal 2023, ponendo un freno all’abusivismo» e sottolinea come gestire una struttura ricettiva in modo legale sia facile e conveniente. «E’ poco costoso, sia in termini di denaro che di tempo. Negli ultimi 10 anni, il numero di strutture ricettive regolari in provincia di Varese è passato da 300 a oltre 2200 unità, offrendo più della metà dei posti letto disponibili in provincia. Ad oggi non è possibile organizzare degli eventi di grande portata senza l’ausilio dell’extralberghiero. L’abusivismo danneggia gli host onesti ma anche tutti i cittadini, compresi i turisti, privandoli di sicurezza e di servizi adeguati. La tassa di soggiorno, al momento, richiede solo un impegno di pochi minuti da parte dei gestori. Oltretutto, è stata discussa nei giorni scorsi in una commissione del Senato una modalità in cui saranno i turisti a pagarla direttamente ai Comuni, escludendo di fatto il lavoro di gestori ed albergatori».

gallarate tassa soggiorno b&b – MALPENSA24