Air Italy, l’ultimo appello di Regioni e sindacati: «No ai 1400 licenziamenti»

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MALPENSA – «Il governo faccia ad Air Italy una proposta per estendere la cassa integrazione di un altro anno». È l’ultimo appello delle Regioni Lombardia e Sardegna per evitare il definitivo licenziamento dei 1400 dipendenti di Air Italy, la compagnia aerea ex Meridiana basata a Malpensa e Olbia che è rimasta a terra appena prima dell’inizio della pandemia. Il 31 dicembre scadono gli ammortizzatori sociali per i lavoratori di Air Italy, e senza una proroga partiranno le lettere di licenziamento. A questo disperato tentativo si aggiunge quello delle sigle sindacali confederali, che ribadiscono la necessità di «una norma in deroga per il settore aereo» che consenta il prolungamento della cassa integrazione a prescindere dalla volontà delle compagnie.

L’appello delle Regioni

«Sono stata zitta solo il giorno di Natale – le parole dell’assessore al Lavoro e vicepresidente della Regione Sardegna Alessandra Zedda – ieri (27 dicembre) ho scritto di nuovo al ministro del Lavoro Orlando: l’appello nostro e della Regione Lombardia è stato corale, abbiamo supplicato il Governo fare una proposta ad Air Italy per conservare la Cig. Sappiamo che da parte della proprietà non c’è alcuna voglia di concederla. Ma bisogna essere propositivi e solo il Governo nazionale può farlo». La Sardegna nel frattempo ha ottenuto il via libera ad un cofinanziamento da 3,8 milioni di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG), per misure a favore dei 611 lavoratori coinvolti nella crisi di Air Italy.

I sindacati alzano la voce

«Il governo intervenga per evitare la macelleria sociale»: è l’appello unitario che i sindacati Filt-Cgil Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Ta rivolgono alle istituzioni, sottolineando che «quello di Air Italy rischia di essere il primo drammatico e tangibile segnale della tragedia sociale senza speranza che sta travolgendo un settore come il trasporto aereo in ginocchio a causa della pandemia. Sono due anni che ci mobilitiamo con manifestazioni, presidi e scioperi per denunciare e rivendicare interventi volti ad arginare la crisi delle compagnie aeree e di tutte le aziende del settore ma la politica finora ha fatto troppo poco». L’unica soluzione per i 1400 lavoratori di Air Italy è l’estensione della cassa integrazione «anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda, con una norma in deroga». Che andrebbe infilata in extremis nella legge di bilancio, in discussione alla Camera. «Serve ora intervenire immediatamente con una disposizione importante per tutto il settore aereo, finalizzata alla costituzione di un bacino nel quale, attraverso l’utilizzo di politiche attive, i lavoratori potranno mantenere le abilitazioni in attesa della completa ripresa del settore».

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