Amalia Ercoli Finzi da Cantello a Marte. «Ci andremo e io sarò con gli astronauti»

amalia ercoli finzi cantello
Amalia Ercoli Finzi riceve la targa di cittadina onoraria dal sindaco Chiara Catella

CANTELLO – «L’uomo andrà su Marte, tra la fine del 2030 e l’inizio del 2040. Io non ci sarò più, ma sarò direttamente lì su Marte a dare una mano agli astronauti». Non dice mai cose banali Amalia Ercoli Finzi, una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali. Oggi, sabato 25 novembre, era a Cantello per ricevere la cittadinanza onoraria, e con il suo garbo e la sua intelligenza condita da tanta ironia ha saputo rapire l’attenzione di un vasto pubblico composto da tutte le età.


La curiosità va coltivata

«Fate le domande – ha detto ai ragazzi – una volta per i bambini era difficile: i bambini non potevano parlare. Quando noi eravamo a tavola parlavano solo i grandi e se avevi una cosa da dire alzavi la mano e chiedevi permesso. Io invece ho abituato i miei figli a fare le domande, perché fare le domande è più difficile di dare le risposte. La risposta è puntuale, mentre fare la domanda vuol dire avere una grande visione e scegliere tra le cose che hai davanti in quel momento. La curiosità va coltivata: guai ai bambini dire “Stai buono, stai zitto”. La curiosità è fondamentale». Altrettanto importante il desiderio, inteso come spinta profonda per andare avanti. «Il desiderio di conoscenza è insito nella persona: è una molla che va coltivata, soprattutto nei ragazzi».

La legge dei tre metalli

In un giorno simbolico come il 25 novembre Amalia Ercoli Finzi ha parlato anche della parità di genere. «Quando sento dire che dietro un grande uomo c’è una grande donna trovo che il problema sia nella parola “dietro”: quello che conta è la parità, la comprensione, è il volersi bene». Quindi ha citato la sua legge dei tre metalli. «Le donne per essere soddisfatte devono avere tre cose: innanzitutto una salute di ferro, quindi nervi di acciaio perché gli errori alle donne non sono perdonati, infine ci vuole un marito o un compagno d’oro: non è quello che ti lava i piatti, è quello che ti dice: “Sei brava, ce la puoi fare, ti aiuto, vai avanti”. Quello è il marito d’oro, e io ce l’ho».

Andremo su Marte

Inevitabile poi per lei che è considerata la “Signora delle stelle”, prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica, dedicare un pensiero al futuro dell’esplorazione dello spazio. «Su Marte abbiamo mandato così tanti rover che ormai ci vuole un semaforo – ha detto sorridendo – la prossima grande missione sarà umana: sarà una cosa complicatissima e solo con il contributo di tutti i paesi evoluti del mondo ci riusciremo. Dobbiamo prevedere un avamposto: serviranno ingegneri, farmacisti, biologi, dottori e psicologi, e poi da Marte dovremo tornare indietro perché si arriverà con il serbatoio vuoto e bisognerà estrarre idrogeno e ossigeno necessario per ritornare sulla Terra. Ci andremo anche per conoscenza, per il gusto di imparare cose nuove. Marte una volta era un pianeta bellissimo, con piante, fiori, acqua, laghi e ora è diventato così: quello che potrebbe diventare la Terra se non la curiamo bene».

Il sogno di una bambina

In chiusura è intervenuto il sindaco Chiara Catella. «Come ha detto lei – ha sottolineato rivolgendosi ad Amalia Ercoli Finzi – penso che sia fondamentale il ruolo della famiglia e gli stimoli che possono arrivare dall’ambiente di casa per raggiungere i propri sogni. Il mio da bambina era quello di diventare sindaco e anche grazie a mio papà ci sono riuscita diventando il primo sindaco donna di Cantello». Quindi la consegna della targa simbolo del riconoscimento di cittadina onoraria, conferito per il suo forte legame con Cantello, paese di cui era originaria la sua famiglia. Un riconoscimento è stato assegnato anche al fratello Antonio Ercoli e alla sorella Elvina Ercoli.

amalia ercoli finzi cantello – MALPENSA24