GALLARATE – Il trasporto pubblico a Gallarate è tornato a funzionare a pieno regime, ma ha lasciato strascichi evidenti nelle relazioni industriali interne ad Amsc, la municipalizzata che gestisce il servizio. Non lo ha nascosto l’amministratore unico Maurizio Zenoni in audizione giovedì sera 17 marzo in Commissione Partecipate.
Chissà come mai
Dichiarazioni, le sue, destinate a riaccendere il dibattito con i sindacati: «Dopo che ho fatto la figura dell’infame, parlando proprio in questa sede di ricatto, di otto autisti ne sono rimasti tre soltanto in malattia. Chissà come mai. E in più fanno gli straordinari e il servizio è tornato alla perfezione».
Zenoni nella Commissione Partecipate del 1 marzo aveva stigmatizzato il tasso di assenteismo tra gli autisti – che aveva raggiunto il 36% – e aveva definito un ricatto il rifiuto del personale in servizio di coprire i turni con gli straordinari.
Servizio regolare
La sua dura presa di posizione non ha però compromesso le trattative. Anzi forse è proprio servita a dare la scossa necessaria dopo giorni di stallo. Lo scorso 9 marzo i sindacati (Adl, Flai e Cobas) hanno infatti firmato il verbale d’accordo. E da quel momento, dopo settimane di passione con corse soppresse e disagi all’utenza, la circolazione del trasporto pubblico locale a Gallarate è tornata regolare. A partire dal servizio scolastico. «Confermo», ha detto Sonia Serati (+Gallarate) che ha seguito sin dall’inizio la vicenda.