Segnaletica, viabilità e comunicazione: Ascom stila le priorità per il Sacro Monte

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Ai lati Antonio Besacchi e Roberto Tanzi di Ascom, al centro l'albergatore Mario Carabelli

VARESE – Infrastrutture mal collegate tra loro, comunicazione confusa, scarsa sinergia sugli obiettivi da raggiungere. Sono queste le principali criticità che frenano lo sviluppo del Sacro Monte secondo gli operatori commerciali del borgo. I temi sono emersi in un incontro che Confcommercio Ascom Varese ha voluto organizzare presso l’Albergo Ristorante Sacro Monte, con l’obiettivo di stilare una lista di priorità da sottoporre all’attenzione di Palazzo Estense.

Segnaletica

Durante l’incontro, che si è svolto nei giorni scorsi, sono stati raccolti numerosi spunti e suggerimenti ed è stato fatto un bilancio del mese di dicembre. Il primo tema emerso è quello della segnaletica. Secondo chi vive quotidianamente il borgo i cartelli con le indicazioni stradali per raggiungere il Sacro Monte sono troppo scarsi e mal posizionati. Questo non solo sulle strade carrabili, ma anche sui sentieri di montagna. Servirebbe dunque implementarli e renderli più visibili, possibilmente dopo uno studio del territorio che prenda in esame le strade e i sentieri che percorrono i turisti per arrivare al Sacro Monte.

Viabilità

Gli imprenditori del borgo non condividono la strategia comunale che ha portato alle disposizioni di chiusura dell’unica strada di collegamento tra la città e il borgo. Le soluzioni – questo il pensiero che emerge – dovrebbero essere indirizzate ad un principio di accoglienza e non di respingimento. Chiudere l’accesso automobilistico secondo un calendario prestabilito senza tener conto di eventuali variabili legate al clima giornaliero, alla concomitanza di altri eventi di richiamo o altro ancora, e senza dare continuità e adeguata informazione alle modalità alternative di accesso, rischia di vanificare gli sforzi degli operatori economici. Sul servizio di navetta da piazzale De Gasperi alla funicolare il giudizio è positivo, ma per i commercianti la stazione di valle andrebbe reso visibile, ad esempio installando un’insegna o una pensilina riconoscibile anche da chi non è pratico di Varese.

Comunicazione

È emersa quindi la necessità di una campagna di comunicazione strutturata sull’accessibilità del Sacro Monte. Obiettivo rendere più chiari gli orari in cui è in funzione la funicolare, sul percorso che effettuano i bus che arrivano in piazzale Montanari e in piazzale Pogliaghi. Per gli esercenti è indispensabile avere un sito internet ufficiale sempre aggiornato con tutte le informazioni che possono interessare i visitatori e va potenziata l’informazione fuori dai confini del comune di Varese. Per i turisti può essere utile anche una webcam che mostri in tempo reale le condizioni meteo del Sacro Monte.

Presto a Palazzo Estense

«Il Sacro Monte è il luogo più caratteristico di Varese – commenta Antonio Besacchi, presidente di Confcommercio Ascom Varese – vengono persone anche da lontano per visitarlo. Peccato che a Varese non sembriamo capire il valore di questo posto meraviglioso, e cerchiamo di fare di tutto per renderlo poco raggiungibile. Io ho i capelli bianchi e confesso, anche se a malincuore, che quando ho voglia di fare due passi non vado al Sacro Monte, ma opto per il lago, perché sono troppe le incognite tra chiusura della strada, carenza di parcheggi e salite impervie. Ma non deve essere così, anche perché il Sacro Monte è un luogo di fede, e come tale deve essere accessibile a quante più persone possibile. Al Sacro Monte abbiamo tantissime attività di ristorazione che si trovano in edifici storici. Queste attività sono tutt’uno con la montagna e sono una ricchezza. Proviamo a pensare cosa succederebbe ad un turista straniero che decidesse di andare al Sacro Monte e che non trovasse neppure un esercizio aperto. Presto detto: non tornerebbe mai più. Ecco perché la valorizzazione della montagna non può prescindere dalla sostenibilità delle imprese turistiche che vi operano, che devono essere messe nella condizione di poter sfruttare al massimo le potenzialità del luogo. Non possiamo assistere in silenzio a decisioni che penalizzano la ristorazione e il settore alberghiero. Siamo il volto del territorio, siamo noi che accogliamo chi viene da fuori. Ascom Varese insieme agli operatori economici andranno presto a Palazzo Estense per chiedere di essere ascoltati e di poter formalizzare con agli amministratori comunali un piano di vera valorizzazione del nostro amato Sacro Monte».

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