L’asilo privato è chiuso ma pretende la retta. L’ira dei genitori a Cardano

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CARDANO AL CAMPO – La scuola materna è chiusa da fine febbraio, ma lo scorso sabato è arrivata l’intera retta di marzo da pagare. Senza sconti e senza sgarrare nei tempi. «Vi preghiamo di comprendere l’importanza di effettuare il regolare e puntuale pagamento per intero della retta di frequenza», scrive il presidente Aldo Bosello ai genitori, increduli di leggere il contenuto della lettera allegata al bollettino. Succede all’asilo paritario di ispirazione salesiana Porraneo, da oltre un secolo un fiore all’occhiello dell’istruzione a Cardano al Campo.

Perché pagare un non servizio?

Per più di cento famiglie mandare il figlio alla Porraneo non è un vezzo o una scelta, ma un obbligo se si considera che Cardano al Campo non ha posti sufficienti negli asili pubblici. Per questo motivo, da sempre, il Comune sostiene l’attività con un corposo finanziamento (che in alcuni anni ha raggiunto persino i 140mila euro) per calmierare le rette. Che ora la Porraneo pretende per intero, nonostante la scuola sia chiusa per l’emergenza Coronavirus. Il presidente ricorda che ci sono comunque dei costi di gestione da sostenere e che sarà sua premura avvisare le famiglie se il governo adotterà forme di rimborso. Ma nel frattempo devono pagare, in linea con le direttive che arrivano dalla Fism (Federazione italiana scuole materne).
I genitori così si trovano a casa, magari senza introiti perché anche la loro attività è chiusa (e i costi di gestione a loro chi li paga?), o se hanno la fortuna di poter lavorare in questo periodo devono affidarsi a una baby sitter. In ogni caso pagare 450 euro – a tanto può arrivare a costare un mese di frequenza alla Porraneo – per un servizio di cui non si usufruisce appare un’ingiustizia. E tanti si stanno ribellando.

I genitori in rivolta

I genitori sono in subbuglio. C’è chi ha telefonato dicendo che vuole ritirare il proprio bambino, chi ha già contattato un avvocato, chi ha scritto alla direzione della Porraneo chiedendo di fare un passo indietro.

Il Comune non fa nulla

In tanti si chiedono perché il sindaco Maurizio Colombo, l’assessore all’Istruzione Meri Suriano e l’intera amministrazione comunale siano immobili. Così come in altri Comuni sono state immediatamente sospese le rette degli asili nidi comunali, le famiglie vorrebbero che l’ente pubblico intervenisse sulla questione Porraneo, con forme di sostegno economico. Non va dimenticato infatti che la Porraneo è sì un istituto privato, ma all’interno del cda ci sono due componenti espressione del Comune (Stefano Crocetti e Dario Colitta). E invece con il silenzio di Palazzo Prati e il pugno duro della direzione tutto il peso della chiusura viene scaricato sui genitori. Costretti a saldare il conto per un servizio di cui non usufruiscono. E’ evidente che molti di loro non pagheranno.

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