Ats Insubria rinnova la direzione strategica. «Vicini ai bisogni dei cittadini»

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Da sinistra Giuseppe Catanoso, Salvatore Gioia, Enrico Antonio Tallarita, Massimiliano Tonolini

VARESE – Due volti nuovi, quello del direttore generale Salvatore Gioia e del direttore sociosanitario Enrico Antonio Tallarita, entrambi arrivati dall’Asst di Lodi, e due conferme: il direttore sanitario Giuseppe Catanoso e il direttore amministrativo Massimiliano Tonolini. Si è presentata ufficialmente, oggi, giovedì 18 gennaio, la rinnovata direzione strategica di Ats Insubria. Tra i temi al centro (nel video qui sotto le interviste ai direttori) le cronicità, la popolazione che invecchia, Ps sovraffollati e medici di base che mancano.


Lavorare sul territorio

Gioia si è soffermato innanzitutto sulla prevenzione e sulla risposta alle esigenze dei cittadini. «L’invecchiamento della popolazione – ha detto – è un tema fondamentale per riuscire a gestire al meglio le dinamiche dei bisogni di salute che della sostenibilità, non solo economico-finanziaria, ma per lo sviluppo delle risorse umane. Lo faremo insieme a tutti gli erogatori e in un’ottica di sistema con Regione Lombardia». Sulle criticità del Pronto Soccorso di Varese ha parlato di un problema a livello nazionale. «L’unico modo per risolvere i problemi è lavorare sul territorio, per evitare che le persone lo vedano come unico punto in cui sono erogate le prestazioni. Oltre l’80% sono codici bianchi e verdi che intasano il Pronto Soccorso perché non hanno risposte territoriali. La sfida nostra è di dare risposte efficienti prima che il paziente arrivi in Ps».

Mancano le risorse umane

Gioia ha parlato anche del problema della mancanza sul territorio dei medici di base. «Dobbiamo lavorare per mantenere un sistema in cui soprattutto le fasce più deboli trovino le risposte. Il tema delle risorse umane è fondamentale: mancano specialisti, infermieri e anche le figure professionali che servono per l’amministrazione. Mancano i medici di medicina generale: dobbiamo lavorare su questo argomento, le case di comunità possono rispondere anche a questa domanda con servizi di supporto. Ma non bisogna continuare ad alimentare un clima di sfiducia nel cittadino verso il servizio sanitario».

Ridurre le cronicità

Del ruolo delle case di comunità ha parlato anche il direttore sociosanitario Enrico Antonio Tallarita. «Me ne sono occupato nella mia esperienza in Asst a Lodi: cercheremo di favorire lo sviluppo del polo territoriale. Prendendo in carico il paziente cronico evitiamo gli accessi inappropriati in Ps». Il direttore sanitario Giuseppe Catanoso ha sottolineato il concetto già espresso dal dg sulla prevenzione. «È fondamentale per ridurre le cronicità». Il direttore amministrativo Massimiliano Tonolini ha parlato di come è cambiata Ats dopo il Covid. «Sono stati 5 anni intensi in cui abbiamo vissuto la pandemia che ci ha fatto ragionare in modo diverso, questo ha portato l’azienda ad essere sempre più informatizzata».

I profili

Salvatore Gioia è direttore generale di Ats Insubria dal 1° gennaio 2024 ed è stato dg di Asst Lodi da giugno 2020 a fine 2023. Ha svolto l’incarico di direttore amministrativo aziendale dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como dal 2006 e successivamente presso l’Asst Santi Paolo e Carlo. Ha lavorato all’ospedale Ca’ Granda Niguarda ed è stato responsabile della struttura complessa Servizio Gestione Approvvigionamenti dell’ex Asl di Varese.  

Enrico Antonio Tallarita, nominato direttore sociosanitario di Ats Insubria lascia la medesima carica ricoperta in Asst Lodi nell’ultimo triennio, in cui ha lavorato a diretto contatto con Salvatore Gioia. È stato primario della Sc Riabilitazione, Cure Intermedie e Cronicità del Sant’Anna di Como dal 2001 al 2020 e, inoltre, dal 2005 al 2020 è stato direttore del Dipartimento di Riabilitazione nello stesso nosocomio. Nelle precedenti esperienze lavorative è stato anche negli ospedali di Merate e Lecco, in cui è iniziata la sua carriera.

Giuseppe Catanoso prosegue la sua esperienza lavorativa, in qualità di direttore sanitario di Ats Insubria, agenzia in cui è arrivato a luglio del 2020 e dove è approdato da Asst Lariana, azienda in cui dal 2018, ricopriva il ruolo di primario del Laboratorio dell’Ospedale Sant’Anna di Como. Dal 2012 al 2018 è stato responsabile del Laboratorio e del Dipartimento dei Servizi dell’Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Asst della Franciacorta. La sua formazione come laboratorista è iniziata nel 2003 tra gli ospedali di Busto Arsizio e Tradate.

Massimiliano Tonolini è stato confermato nel ruolo di direttore amministrativo di Ats Insubria, carica che ricopre da inizio 2019 e incarico che ha assunto dopo un’esperienza decennale in Areu – Azienda Regionale Emergenza Urgenza in qualità di responsabile del Controllo di Gestione. Dal 1994 al 2008 è stato manager di una multinazionale in cui gestiva le attività economico-finanziarie dell’azienda.

Si riunisce il collegio con le Asst

Nel pomeriggio di oggi (nella foto sotto) si è svolto invece il primo incontro del collegio dei direttori generali di Ats Insubria e delle Asst afferenti: Sette Laghi, Valle Olona e Lariana. Primo obiettivo impostare il cronoprogramma sulle criticità da risolvere insieme. «Definiremo obiettivi comuni a breve, medio e lungo termine con particolare attenzione all’ascolto dei bisogni dei cittadini – spiega il dg di Ats Salvatore Gioia – saranno incontri periodici per avere un quadro complessivo e aggiornato delle nostre realtà, affrontando temi che vanno dalle liste di attesa, alla programmazione, al riscontro delle attese di prestazione da parte del territorio, fino al Pnrr, giusto per fare qualche esempio».


Luca Stucchi, dg di Asst Lariana e Giuseppe Micale, dg di Asst Sette Laghi, rimarcano l’importanza del confronto. «I problemi della sanità di oggi – osserva Micale – sono così grandi e complessi che l’unico modo per affrontarli con efficacia è fare squadra, e dare piena concretezza all’idea di Sistema SocioSanitario. Ats, in particolare, è per noi non solo l’ente deputato alla programmazione, al controllo, all’accreditamento, ma è innanzitutto un partner imprescindibile». Daniela Bianchi, dg di Asst Valle Olona, sottolinea che «durante il collegio di direzione sono stati condivisi gli obiettivi programmatici e la volontà di uniformare l’offerta, condividere le best practice e usufruire della regia di Ats che consentirà a tutte le Asst territoriali di avere un tavolo di regia unico e di confronto».

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