BUSTO ARSIZIO – Attraversamenti pedonali pericolosi, in consiglio comunale arriva una mozione firmata da Emanuele Fiore (gruppo misto) e da Marco Lanza, capogruppo della Lista Antonelli. E sembra aprire uno scenario nuovo in sala esagonale, con un membro della parte più moderata dell’opposizione, che da tempo si è staccato dalla coalizione di centro con cui era stato eletto, che va a braccetto con la principale formazione della maggioranza su un tema, quello della mobilità, il cui assessore alla partita, Salvatore Loschiavo, è anche il coordinatore della Lista Antonelli. Ma Lanza ha firmato “a titolo personale, non per la lista”.
Gli attraversamenti pericolosi
Per ora, c’è la mozione sugli “attraversamenti pedonali pericolosi”, presentata dal gruppo misto ma firmata anche dal capogruppo della “lista del sindaco”. Che accende i riflettori sulle «situazioni in cui l’attraversamento pedonale è alquanto pericoloso in qualsiasi momento della giornata per l’elevato numero di veicoli che percorrono la via anche ad alta velocità, nei pressi di asili nido e scuole dell’infanzia, come in viale Stelvio 69 e in via 24 Maggio 5». Ma anche su «altre zone della città» in cui risulta «pbericoloso un attraversamento pedonale in sicurezza in particolare nei casi in cui sono presenti accompagnatori con più minori. A titolo di esempio: piazza San Michele, via Della Ricordanza angolo via 24 Maggio, piazzale Solaro entrata vecchia ospedale».
La soluzione
Pertanto, il documento firmato da Emanuele Fiore e Marco Lanza chiede alla giunta Antonelli di «individuare le situazioni più a rischio nei pressi delle scuole (asili nido ed infanzia) pubbliche e private nonché in altre zone in cui l’attraversamento pedonale risulta particolarmente pericoloso» e quindi di «introdurre le soluzioni ritenute più idonee a ridurre la velocità dei veicoli in transito e agevolare l’attraversamento pedonale in sicurezza». Facile pensare che questo tipo di iniziativa possa incontrare il favore di tutto il consiglio comunale, resta da capire come verrà accolto dagli altri gruppi di maggioranza questo occasionale “flirt” con un gruppo di opposizione.