MONZA – È stato fisicamente il ministro ai Trasporti e vicepremier Matteo Salvini ad “accendere le macchine” per i lavori di ammodernamento dell’Autodromo di Monza, questa mattina, 8 gennaio. Gilet arancione e casco antinfortunistica calzato sul capo, il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani al fianco, Salvini ha schiacciato il pulsante del grosso CAT da lavoro presente in pista, per dare il via a 140 giornate di cantiere per l’adeguamento del “tempio della velocità” italiano.
Salvini: Monza merita, pista pronta a giugno
“È un bel modo di cominciare l’anno, ricordo qualche anno fa il rischio di perdere il Gran Premio di Monza, l’impegno di Roberto Maroni – ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini– e se ora siamo qua è perché nessuno ha mai mollato“. Salvini ha affermato che “da ministro delle Infrastrutture ho sempre fatto in modo che i progetti andassero avanti, nel rispetto delle autonomie dei prefetti, dei questori e della aziende“. “Mai – ha aggiunto – mi sono permesso e mi permetterò di segnalare chicchessia, lavorano quelli bravi, quelli che meritano. Il Gran Premio di Monza merita. Infine ha concluso: “ci rivediamo a giugno con la pista nuova, oggi è la dimostrazione che l’ambiente può convivere con la passione e le attività umane e spero che nel 2024 ci sia meno ideologia associata all’ambiente“.
I lavori per il restyling della struttura
Cuore dei lavori saranno un nuovo manto stradale, un nuovo sottopasso e la riqualificazione di tre già esistenti per separare pedoni e auto. Presenti al countdown per l’avvio dei lavori anche il numero uno di Aci Milano Geronimo La Russa, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Monza Paolo Pilotto.
Fontana: Monza e l’autodromo un modello
“La Lombardia vuole confermarsi come un modello in ogni sua attività, l’Autodromo di Monza dovrà essere anche in questo caso un modello – ha detto Attilio Fontana – un’eccellenza che esalti e ne valorizzi la storia, il fascino e la grande tradizione di questo che è diventato un tempio della velocità“. Il governatore della Lombardia ha poi proseguito: “la sfida è declinare la modernità, l’efficienza, la capacità di offrire un servizio migliore dimostrando cosa è per noi il futuro, rendendo concreta una risposta che sia compatibile con le esigenze che il mondo ci chiede”.
