Barasso sceglie l’erede di Braida: sfida a due tra Di Renzo Scolari e Giudici

BARASSO – Sarà uno tra Lorenzo Di Renzo Scolari e Valentino Giudici il successore di Antonio Braida alla guida del Comune di Barasso. Il sindaco uscente lascia dopo tre mandati: è una sfida a due dunque per raccogliere la sua eredità. I programmi delle due liste spaziano dalla difesa del territorio all’ascolto fino alla socialità e alla comunicazione.

Un giovane candidato

Lorenzo Di Renzo Scolari è il candidato sindaco di “La Voce di Barasso”. Un volto giovane: ha 23 anni ed è studente all’Università dell’Insubria, dove si sta laureando in giurisprudenza. «Ho deciso di candidarmi mettendomi a disposizione del mio paese – spiega – perché sono sempre stato attivo nella vita politica cittadina e sono sempre stato interessato all’impegno e al civismo. Negli ultimi 5 anni ho collaborato con il Comune come volontario civico durante le varie emergenze sul territorio, dall’incendio del 2017 alla pandemia e in occasione del problema all’acquedotto». A supportarlo c’è una lista che coniuga un mix di esperienze e novità. Ne fanno parte alcuni amministratori uscenti, sia della maggioranza come il vicesindaco Ilaria Ossola e l’assessore Roberto Bonelli che dell’opposizione, con i consiglieri Paolo Pozzi e Stefania Gianoli. A loro si aggiungono diversi volti nuovi. «È una lista molto eterogenea – spiega il candidato sindaco – con persone preparate a livello amministrativo. È un progetto nuovo, fondato con la volontà di proseguire negli anni».

Opere pubbliche e partecipazione

Sono 8 i punti del programma di “La Voce di Barasso”. Si parte dal tema del contrasto al dissesto idrogeologico. «Vogliamo intervenire – spiega Di Renzo Scolari – con la prosecuzione dei lavori iniziati dalla precedente amministrazione sul Rio Cassini e con una mappatura delle tombinature del paese». In ambito di opere pubbliche si punta a realizzare un parco verde attrezzato in località Parinne e a riqualificare i siti con valenza storica. La lista vuole inoltre coinvolgere i barassesi, istituendo dei tavoli tematici formati da cittadini dedicati ai diversi settori amministrativi, con l’obiettivo di raccogliere proposte e spunti di intervento. Per il sociale si intende dare seguito alle iniziative già in essere a supporto delle situazioni di disagio familiare e rafforzare il progetto di “Barasso solidale”. Infine la socialità, con il Comune ente capofila con le associazioni del paese per eventi popolari e culturali.

La Voce di Barasso
I candidati di “La Voce di Barasso”

Impegno per il paese

“Barasso 2.0” è invece il nome della lista che sostiene il candidato sindaco Valentino Giudici. 50 anni, direttore commerciale presso una nota multinazionale tedesca, è alla sua prima esperienza di candidatura. «Io e la mia famiglia siamo molto conosciuti a Barasso – spiega – vivo tanto il paese e ho sempre avuto interesse per la comunità. Da sempre sono impegnato nel volontariato, in particolare a favore della Parrocchia». La scelta di candidarsi a sindaco è scaturita anche da un lutto che lo ha colpito due anni fa: la morte del figlio di 17 anni a causa di un incidente stradale. «Questa tragedia ha riunito intorno a me tantissime persone e dal paese ho sentito un’amicizia chiara e forte, che mi ha spinto a dare qualcosa a Barasso attraverso il mio impegno in quest’avventura». La squadra a supporto di Giudici è composta da 5 uomini e 5 donne, tutti residenti a Barasso. «Persone che coprono quasi tutti gli ambiti che possono interessare l’amministrazione comunale – osserva – abbiamo un consulente aziendale, un medico geriatra, un architetto, diversi pensionati e una giovane di 19 anni».

Comunicazione, vita sociale e giovani

I punti principali del programma di Barasso 2.0 sono tre. Innanzitutto trasparenza e informazione. «Barasso – commenta il candidato sindaco – negli ultimi 5 anni è stata molto carente dal punto di vista della comunicazione del palazzo comunale, quasi inesistente. Con la pandemia nonostante i numeri alti non c’è stata comunicazione a riguardo». Il secondo aspetto è relativo alla vita sociale del paese. «Il Covid ha dato una mazzata, ma era già in agonia prima: a Barasso non succede mai niente e serve una colla che unisca l’amministrazione con le associazioni, che altrimenti vengono tagliate fuori. Nella nostra lista c’è la presidente della Pro Loco, che ha voglia di ripartire». Quindi il tema dei giovani. «In seguito alla tragedia di mio figlio – spiega Giudici – abbiamo raccolto dei fondi con cui è stato sistemato un salone dell’oratorio. I ragazzi si sono impegnati in prima persona».

Barasso 2.0
I candidati di “Barasso 2.0”