Giovani e legalità, Besnate in campo con Nando Dalla Chiesa. Corbo: «Guardia alta sempre»

BESNATE – Come capire, gestire, affrontare e quindi contrastare ogni forma di illegalità? Lo spiega Besnate, in occasione dell’adesione all’associazione “Avviso Pubblico”, rete di enti locali che concretamente si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Un obiettivo che si è tradotto in un incontro – ieri, 29 maggio – al Cinema Teatro Incontro, che ha visto riuniti istituzioni locali e ospiti speciali che hanno condiviso le loro esperienze con giovani studenti.

«Dialogo profondo»

Un «dialogo profondo», lo definisce a margine il sindaco Giovanni Corbo. Dialogo con il professore Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di “Libera” e sociologo. «Ha sottolineato – riporta il primo cittadino – come la lotta alla criminalità e alla illegalità debbano essere investite in tutte le aree della nostra vita sociale». Motivo per cui Besnate ha ritenuto «fondamentale» dare un contributo: «Siamo parte di un territorio certamente virtuoso, non paragonabile ad altre realtà in Italia. Ma è evidente – come risulta dai dossier di “Avviso Pubblico” – che le minacce agli amministratori locali sia su tutto il territorio nazionale». Anzi, sottolinea, «Regione Lombardia vanta il triste primato di avere il numero più elevato di intimidazioni rivolto agli amministratori locali». Condizione che «dà senso al fatto che non bisogna mai abbassare la guardia, anche nei nostri territorio. Aderire all’associazione è un segnale forte, per continuare il percorso sulla legalità. Che non riguarda solo l’ente locale – ispirandosi sempre a questa stella polare – ma anche le nuove generazioni». Sì, perché insiste sulla «loro crescita: i nostri studenti vengono formati per avere competenze che li preparano a inserirsi nella vita produttiva e sociale. Allo stesso modo devono essere preparati per quella competenza fondamentale, che li aiuti a crescere a livello umano: il valore della legalità».

I presenti

Presente anche il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello. Oltre a Fabio Bottero, coordinatore regionale di “Avviso Pubblico”, e Lorenzo Sanua di “Libera”. Grande partecipazione delle classi delle scuole medie che hanno ricevuto il riconoscimento “Testimoni di legalità“ per l’impegno nel progetto guidato dalle loro docenti.

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